’Madonna che silenzio’ senza Cecco. Oggi il podcast dedicato al grande Nuti

L’attore e regista, scomparso un anno fa, è rimasto nel cuore dei fiorentini

’Madonna che silenzio’ senza Cecco. Oggi il podcast dedicato al grande Nuti

’Madonna che silenzio’ senza Cecco. Oggi il podcast dedicato al grande Nuti

"Madonna che silenzio c’è stasera. Maaaadonna che silenzio c’è stasera. Guarda, c’è un silenzio stasera...". In realtà, caro Francesco, il silenzio c’è ormai da un pezzo. E cioè dal 12 giugno dello scorso anno, quando te ne sei andato.

Oggi La Nazione ricorda con un podcast una delle figure più amate dal pubblico italiano tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90. Un grande della scena nazionale e un autentico idolo a Firenze e in Toscana.

Francesco Nuti, classe 1955, di Narnali borgata di Prato di pancia toscana autentica che proprio quando il Nostro si affacciò sui primi palchi, con il suo canestro di capelli riccioluti e lo sguardo strapazzato da playboy di provincia, iniziò il suo processo di metamorfosi urbana.

Ed è proprio nelle pieghe di queste contraddizioni, della campagna che diventa cemento e telai, che si disegna il talento di questo Charlot di provincia cinico e surreale, che mischia appunto l’arguzia rurale al disincanto cittadino. Iniziò con gli spettacoli stralunati sui palchi di periferia, poi l’avventura corale con i ’Giancattivi’, Alessandro Benvenuti e Athina Cenci con i quali sarà il protagonista di un gioiello di satira grottesca e di non sense, "A ovest di Paperino".

Quindi la svolta e l’inizio della carriera in solitaria con film rimasti nell’immaginario collettivo. Su tutti Caruso Paskowski di padre polacco. E poi ’Tutta colpa del paradiso’, Willy Signori e vengo da lontano’, ’Donne con le gonne’. Ricordi e frasi mitiche da ricordare tutti insieme.

Torna così, con l’omaggio a a un grandissimo mai dimenticato, l’appuntamento con i podcast de La Nazione. I nostri giornalisti vi raccontano la città, le sue storie e la sua storia non soltanto tramite il quotidiano cartaceo, ma anche attraverso il web. Sul sito internet www.lanazione.it/firenze, infatti, ogni settimana si può ascoltare la voce dei cronisti per approfondimenti e curiosità.

Forse, chissà, ce ancora qualche traccia di Francesco Nuti in certi bar di campagna urbana. Quando si fuma l’ultima sigaretta e poi si tira giù il bandone. D’altra parte, come diceva lui, "O tu vai in Perù, o tu sposti la chiesa, o tu vinci ai totocalcio".