Sono 90 anni per una delle più prestigiose istituzioni musicali del nostro Paese: spenge 90 candeline il Coro del Maggio musicale fiorentino. Questo speciale compleanno è celebrato, naturalmente in musica, il 22 dicembre (ore 20), in Sala Zubin Mehta. In programma uno delle composizioni più amate e conosciute di Gioachino Rossini, ossia la "Petite Messe Solennelle" con sul podio il maestro del Coro del Maggio Lorenzo Fratini, mentre sul palcoscenico quattro talenti dell’Accademia del Maggio: Olha Smokolina, Danbi Lee, Lorenzo Martelli e Lodovico Filippo Ravizza. Prima del concerto, (ore 17, ingresso libero) presso il foyer di galleria, un convegno sulla ricchissima storia del Coro del Maggio. Durante la tavola rotonda saranno ricordate le tappe artisticamente più significative del percorso compiuto dalla compagine fiorentina nel corso di questi nove decenni di intensa attività musicale.
Gli interventi sono a ffidati a Giovanni Vitali, Daniele Spini, Roberto Gabbiani (che ha guidato il Coro dal 1974 al 1990) e Lorenzo Fratini, che da 10 anni ne è il direttore. Novant’anni di storia, dunque, per il Coro nato nel 1933, lo stesso anno in cui Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano e il grande Vittorio Gui istituirono il Festival del Maggio. A partire dai primi passi, mossi sotto la guida di Andrea Morosini, il Coro si qualifica presto come uno dei più prestigiosi complessi vocali italiani sia nell’ambito dell’attività lirica che di quella sinfonica. Oltre a ciò, l’attività del Coro si è sviluppata anche nel settore della vocalità da camera e della musica contemporanea.
"Per vastità di repertorio, duttilità e pertinenza stilistica, pur in presenza di linguaggi musicali assai lontani fra loro, il Coro deve essere considerato come una della compagini corali più prestigiose a livello non solo nazionale, ma anche internazionale" il commento del commissario Onofrio Cutaia.