
Un momento delle prove di ‘Opera Amore - Metaopera in un atto’
Un’opera al quadrato, l’incontro tra passato e il futuro, oltre quattro secoli di storia del melodramma italiano. La sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi diventa palco: ‘Opera, Amore - Metaopera in un atto’ si preannuncia un appuntamento fuori dagli schemi. L’evento è domenica (ore 11,30 e 16,30) e rappresenta l’inaugurazione del Maggio metropolitano.
L’opera nasce da un’idea di Marco Maria Cerbo e Francesco Micheli, la musica è curata da Federico Gon, libretto e drammaturgia sono dell’esperto di lirica e firma del nostro giornale Alberto Mattioli, la regia è di Francesco Micheli. Tra i protagonisti Maria Rita Combattelli e Sabrina Sanza interpretano ‘La musica’; Michele Galbiati e Paolo Nevi vestono i panni de ‘L’amore’; Giulia Alletto e Janetka Hoșco sono ‘Il Teatro’ (mascherato da ‘Odio’); al pianoforte si alternano Carlo Manganaro e Romolo Saccomanni; alla fisarmonica Raffaele Diego Cardone e Francesco Moretti. Il tradizionale triangolo dell’opera lirica, lei-lui-l’altro, in cui l’amore dei primi due personaggi viene contrastato dal terzo, attraversa i grandi capolavori dell’opera, da Monteverdi a Puccini, passando per Pergolesi, Mozart, Paisiello, Cimarosa, Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Mascagni e Giordano. In questo caso gli amanti sono la Musica (il soprano) e l’Amore (il tenore): inizialmente la loro relazione è attraversata dall’Odio che sarà poi vinto dalla forza del mix tra Musica e Amore.
Il sovrintendente del Maggio Musicale, Carlo Fuortes, ha parlato di "scommessa difficilissima ma credo riuscita. È un’opera divulgativa, però fare divulgazione alta è una cosa molto difficile: va fatta con grande attenzione, è una cosa seria e quindi crediamo che l’opera in giro per il mondo vada portata nel migliore dei mondi. Credo che questo lavoro possa avvicinare un pubblico nuovo, che magari non è ancora attratto da questo meraviglioso genere musical". Il libretto e la drammaturgia sono curati da Alberto Mattioli: "L’idea – ha spiegato – è stata quella di scrivere un’opera sull’opera, un’opera lirica al quadrato, che aiutasse chi non conosce il melodramma a scoprirlo e chi lo conosce a riscoprirlo". Marco Maria Cerbo, capo dell’unità per il coordinamento degli Istituti italiani di cultura della Farnesina ha detto che si tratta di "un progetto originale che ci consente di portare in tutto il mondo la bellezza e la ricchezza dell’opera".
Niccolò Gramigni