ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Maggio, guerra per la responsabilità. Il ministero gioca all’attacco. Flash mob dei lavoratori al Falstaff

Annullato lo sciopero stasera per la prima dell’opera di Verdi, i sindacati esprimono grande preoccupazione

Maggio, guerra per la responsabilità Il ministero gioca all’attacco Flash mob dei lavoratori al Falstaff

Firenze, 16 giugno 2023 – Annullato lo sciopero, stasera per la prima del Falstaff i lavoratori mettono in scena un flash mob per manifestare la loro preoccupazione.

Il ministro Sangiuliano ieri era a Firenze. Doppio appuntamento agli Uffizi e alla Fondazione Spadolini. Il ministro della Cultura è ripartito poco dopo le due per Roma con l’impegno di essere presente al consiglio dei minmistri. L’incontro sul Maggio con il sindaco Nardella non c’è stato. Non era fissato, ma poteva essere una buona occasione, la prima, giusto per stemperare la tensione. Anche se il tempo era poco perché il sindaco era rientrato nella tarda mattina da Bruxelles. Così è sfumata l’occasione. Gomito a gomito con il ministro sono rimasti il governatore toscano Eugenio Giani e il commissario straordinario della Fondazione lirico sinfonica, Onofrio Cutaia.

Nonostante la ferma intenzione di salvare il Maggio sia condivisa da tutti gli attori in campo (Ministero, Comune e Regione) la riluttanza nell’assunzione di responsabilità – richiesta da Sangiuliano per impegnare altra finanza pubblica nell’operazione – per la mancata vigilanza di quanto stava accadendo ai conti del Maggio dopo il campanello d’allarme fatto suonare (e riportato nero su bianco) dai revisori dei conti ha in qualche modo irrigidito il ministro.

L’ex consiglio d’indirizzo del Maggio non solo ha respinto l’ipotesi di una sua mancata sorveglianza sull’ente, ma anzi ha rimandato il pacchetto delle responsabilità al mittente, specificando che spetta al ministero della Cultura, che tramite il direttore generale dello spettacolo "svolge verifiche amministrative e contabili, ispezioni e controlli sugli enti sottoposti a vigilanza" e anche il commissario straordinario nazionale per le fondazioni liriche che "deve assicurare la prosecuzione del percorso di risanamento delle fondazioni".

Insomma, in un coro di pace, in cui da ogni parte si dichiara di non voler far polemica, la guerra striscia sottopelle. L’incontro, con l’apertura anche di un tavolo tecnico, tra Ministero, Comune e Regione potrebbe esserci la prossima settimana. In un primo momento era stato detto martedì, poi mercoledì. In ogni caso non c’è molto tempo e quindi non si dovrebbe andare molto più in là.

Dal ministero fanno notare che anche il consiglio d’indirizzo della fondazione ha compiti di verifica e controllo, in quanto in base alla legge 112 del 2013, nell’ambito delle fondazioni liriche l’organo di indirizzo esercita le proprie funzioni con l’obblifgo di assicurare il pareggio di bilancio. La violazione dell’obbligo comporta il commissariamento e la responsabilità personale. Ancora il bilancio 2022 del Maggio non è stato approvato, lo sarà a luglio.

E in ogni caso, sottolineano i tecnici del ministero della Cultura, in particolare in base allo staturo della Fondazione Maggio, i vincoli sono ancora più stringenti.

Di questa situazione sono allarmati i sindacati che ieri hanno incontrato Giani che continua a predicare la necessità di esserte uniti con un solo obiettivo in questo momento, ribadendo che per il ruolo che ha la Regione nella Fondazione non potrà spingersi oltre agli 800mila euro di contributo straordinario una tantum, oltre ai 2,9 milioni di finanziamento annuale. "Abbiamo manifestato al presidente della Giani la nostra permanente e forte preoccupazione, perché abbiamo pochissimo tempo in cui le istituzioni e i soci della fondazione devono trovare una soluzione per affrontare l’emergenza. Le giornate stanno passando, sono pochi i giorni, non è immaginabile rimanere stritolati da polemiche o da considerazione anche comprensibili, ma non abbiamo tempo". La temperatura si alza, tra i lavoratori e le parole dei sindacati Cgil, Cisl, Fials e Uil sono nette.

I sindacati fanno notare che, eventualmente, per accedere alla cassa integrazione le pratiche dovranno partire entro il 10 luglio. Uil e Fials fanno poi sapere che lo sciopero ipotizzato per stasera per la prima del Falstaff, è annullato.