
Il direttore argentino Alejo Pérez
Uno spaccato d’inizio Novecento, tra Russia, Spagna e Francia. Il direttore argentino Alejo Pérez debutta stasera alle 20 in Sala Mehta, alla testa dell’Orchestra del Maggio Fiorentino. In cartellone un programma accattivante: in apertura la Sinfonia n.2 in mi minore op.27 di Sergej Rachmaninov, terminata nel 1907 ed eseguita per la prima volta a Pietroburgo il 26 gennaio 1908 sotto la direzione dell’autore stesso. A seguire, le Suites n.1 e n.2 da ’El sombrero de tres picos’ (Il cappello a tre punte) di Manuel De Falla, balletto in un atto del compositore spagnolo su libretto di Gregorio Martínez Sierra e ispirato dall’omonimo romanzo di Pedro Antonio de Alarcón. Composto su richiesta di Sergej Djagilev, fu rappresentato per la prima volta al teatro Alhambra di Londra nel luglio del 1919. Gran finale con il ’Boléro’ di Maurice Ravel. Fu la grande ballerina Ida Rubinstein a chiedere al musicista una partitura per un breve balletto di ambientazione spagnola.
La prima si tenne all’Opéra di Parigi nel novembre del 1928, ma fu solo successivamente che il brano cominciò ad ottenere un enorme successo e fu soprattutto Arturo Toscanini a dargli gloria, anche se l’autore non si trovò in accordo con il grande direttore in quanto reputò troppo rapida la sua esecuzione. Pérez è stato direttore musicale del Teatro Argentino de La Plata dal 2009 al 2012 per poi passare al Teatro Real di Madrid. Ospite di numerose orchestre di fama internazionale come l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra, la Seoul Philharmonic Orchestra, la Deutsches Symphonie-Orchester di Berlino, la Deutsche Kammerphilharmonie di Brema e l’Ensemble Intercontemporain, ha rapporti di lavoro di lunga data con l’Opera di Stoccarda; l’Opéra de Lyon e il Teatro dell’Opera di Roma. Più recentemente i suoi impegni lo hanno portato alla Lyric Opera di Chicago, al Festival di Salisburgo, alla Wiener Staatsoper e al Teatro Colón di Buenos Aires.
Chiara Caselli