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Maggio Musicale, martedì il tavolo a Roma Nardella, Giani e Cutaia dal ministro

Sarà un momento di confronto sul piano di salvataggio dell’ente

Maggio Musicale, martedì il tavolo a Roma Nardella, Giani e Cutaia dal ministro

La chiamata è arrivata ieri dopo settimane di attesa e fibrillazione. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano ha convocato a Roma il tavolo di confronto per sbrogliare la matassa del Maggio Musicale Fiorentino. A Roma saranno presenti il commissario straordinario del Maggio, Onofrio Cutaia (foto), il sindaco Dario Nardella e il governatore Eugenio Giani. Il ministero finora non è però rimasto con le mani in mano. Da Roma è partita la richiesta all’avvocatura generale dello Stato e alla Corte dei Conti di un’autorizzazione a utilizzare i fondi accantonati per le emergenze. I tempi ora potrebbero essere maturi e il ministero potrebbe aver scelto l’incontro formale proprio per comunicare l’esito della richiesta. Anche perché, allo stato dell’arte, il piano è condividere con gli altri soci l’impegno necessario per coprire gli otto milioni di disavanzo accumulati nel bilancio 2022.

Il ministero potrebbe mettere due milioni di euro e aspettarsi che altrettanto facciano la Regione, il Comune e anche la Fondazione Cr Firenze, che però non è un socio pubblico. La fondazione lirica ha registrato una perdita d’esercizio di 5 milioni e 999mila euro che chiude il 2022 ora gli servono 8 milioni di euro, di cui 5 di liquidità, per restare a galla durante il 2023 evitando il default. Ma anche 4 milioni di euro necessari per mantenere i livello della programmazione artistica adeguata nel 2024. E 59 milioni di euro di indebitamento. Il tavolo sarà fondamentale per capire le volontà del ministero, ma soprattutto marciar uniti insieme a fondazione e soci nella stessa direzione. Lo scorso 13 luglio, Rossella Pieri, violinista del Maggio, prima dell’inizio dei Carmina Burana ha letto una lettera al pubblico, a nome di tutta l’orchestra, ricevendo un cambio lunghi minuti di applausi.

"Come purtroppo è noto il nostro teatro – ha detto – sta affrontando una pesante crisi talmente grande da poterne compromettere seriamente il futuro, tutti noi orchestra e coro, insieme a tutti coloro che non sono visibili questa sera, ma lavorano ogni giorno per garantire la creazione dei nostri spettacoli, stiamo lottando da mesi perché il teatro del Maggio non chiuda e affinché a pagare il prezzo degli errori altrui non siano i dipendenti del Maggio e tutto il suo pubblico".