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Dopo un consiglio di indirizzo fiume sui conti del Maggio Musicale Fiorentino il sindaco e presidente della Fondazione del Maggio Dario Nardella e il soprintendente Alexander Pereira hanno fatto il punto della situazione. Due le novità annunciate. Intanto gli stipendi arretrati sono stati pagati e per i prossimi compensi potrà essere utile il fondo integrativo di 35 milioni di euro erogato dal Governo per, parole di Nardella, "aggredire il debito da 50 milioni che si è accumulato nel corso di questi 15 anni". Sugli stipendi Nardella è stato perentorio: "Vogliamo pagare gli stipendi e dico che in ogni caso li paghiamo, per cui i lavoratori possono stare tranquilli". Per ‘sbloccare’ definitivamente i 35 milioni, ha spiegato il sindaco, "ci sarà un incontro con il commissario straordinario del Governo Marco Aldo Amoruso per definire come usare questi soldi". Di certo nelle intenzioni c’è "l’estinzione del debito con l’agenzia delle entrate che è di circa 12 milioni". Ossigeno per il Maggio.
Ma quelle risorse non possono bastare e qui dovrà intervenire il ‘cacciatore’ di sponsor Alexander Pereira che ha assicurato di avere "già in mano tre sponsor certi e uno probabile da 400-500mila euro l’uno l’anno per un triennio". E perché "non posso più vivere col terrore della cassa, anno dopo anno. Solo giovedì uno degli sponsor mi ha dato 1 milione e 750mila euro per il triennio". Tra i benefattori esterni ci sono anche i contributi straordinari dati, solo per il 2022, dalla Fondazione Cr Firenze (800mila euro) e da Intesa Sanpaolo (1 milione e 200 mila euro).
Anche Pereira ha tranquillizzato sul pagamento degli stipendi di dicembre: "Non ci sono problemi", ha tagliato corto. Tornando sui conti Nardella ha chiarito che "il preconsuntivo 2022 si chiuderà in equilibrio. Sulle sponsorizzazioni", tra vecchie e nuove, "per il 2023 potremo mettere a bilancio 4 milioni, stessa cifra per la bigliettazione. Il 27 dicembre inaugureremo la macchina scenica e parteciperà anche il ministro Gennaro Sangiuliano. L’anno prossimo avremo a disposizione due sale, da 2mila e mille posti per organizzare eventi". Tutto bene, quindi, intanto però per il 2023 due opere saranno cancellate: Idomeneo e Rigoletto (inoltre Lohengrin nel festival viene sostituito, per motivi di costi, dal Don Giovanni). E l’epoca delle spese pazze è terminata. Il consiglio del Maggio ha approvato il regolamento per l’uso dei fondi di rappresentanza: cioè in che modo e con quale modalità sono ammesse le spese. Sarà poi Nardella a convocare ogni tre mesi il Consiglio di indirizzo per fare il punto. Pur precisando subito che "se Pereira organizza un pranzo con gli artisti", viste le polemiche su alcune costosi pasti a casa, "è previsto che lo faccia e usi questi fondi". Perché, in quel mondo, anche un’ottima cena può essere utile per strappare un sì da personaggi importanti, sponsor e non. L’importante però è avere anche un occhio al portafoglio.
Niccolò Gramigni