Maggio, va in scena la protesta Sos delle maestranze dal palco "Un tavolo per evitare la chiusura"

Il messaggio letto all’altoparlante prima del "Falstaff": "Anche il pubblico verrebbe danneggiato". Poi un minuto di silenzio a rappresentare il rischio che corre il teatro. Gli applausi degli spettatori . .

Maggio, va in scena la protesta  Sos delle maestranze dal palco  "Un tavolo per  evitare la chiusura"

Maggio, va in scena la protesta Sos delle maestranze dal palco "Un tavolo per evitare la chiusura"

Il sipario si apre e l’applauso scrosciante del pubblico saluta tutte le maestranze riunite silenziosamente sul palcoscenico.

Tace l’orchestra e al posto della musica, l’altoparlante racconta alla platea del Maggio l’ennesimo grido di dolore di un teatro che cerca di resistere alle avversità, ai debiti e a un default che sembra sempre più vicino.

Il Fastaff di Giuseppe Verdi in cartellone deve aspettare, perché la ribalta è ora tutta per l’ultimo disperato appello delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori che ieri sera agli spettatori del Maggio hanno raccontato: "Tra poco assisterete all’’ultimo grande capolavoro di Giuseppe Verdi. “Tutto nel mondo è burla!”, dicono i protagonisti al termine dell’opera. Ma il teatro e la vita non sono la stessa cosa. Il tempo affinché il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e i suoi dipendenti non vengano stritolati dalla grave situazione economica in cui versa la Fondazione è breve".

Si spiega infatti che nei prossimi giorni occorre che, congiuntamente al Commissario, le istituzioni - il Ministero della Cultura, la Regione Toscana, il Comune di Firenze – siedano a uno stesso tavolo e definiscano formalmente il piano economico e il progetto che faccia sì che il Maggio non chiuda. Ciò per per evitare "gravi danni a tutti noi dipendenti e a voi pubblico che siete la ragione per la quale questo sipario viene alzato - ha proseguito la voce dal palcoscenico –. Se tutto ciò non avverrà, questo è quello che ci aspetta: il

silenzio. Tutte le lavoratrici e i lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino, le loro rappresentanze sindacali unitariamente vi ringraziano per l’attenzione".

Poi, a seguire, un lunghissimo interminabile vuoto, di parole e suoni. Di silenzio, appunto, in cui il teatro rischia di cadere, forse per tanto, troppo tempo.

Poi, rispettando il biglietto delpubblico, lo spettacolo è iniziato. Anche per ricordare che cosa potrebbe andare in scena a breve termine. Ancora applausi dall’intero teatro e tanta tanta amarezza.

O.Mu.