La ‘resistenza’ contro i borseggi corre sui social. Sono gli stessi cittadini di Scandicci ad aiutare chi ha subito furti nella zona che va dalla fermata Aldo Moro al capolinea del tram di Villa Costanza. Anche ieri infatti sui social sono comparse le foto di due zaini, postate entrambe sui gruppi Facebook dedicati a Scandicci e ai suoi abitanti da altrettanti cittadini che li avevano raccolti.
Si tratta di borse che probabilmente sono state abbandonate dai ladri che le hanno prima ‘alleggerite’ di soldi o altri oggetti rubabili. Vengono ritrovate così, aperte e arruffate, ma ancora cariche degli altri effetti personali, magari di documenti, libri scolastici o altro. Scandicci cerca in questo modo di difendersi, per quanto possibile, dall’ondata di borseggi che la sta attraversando soprattutto lungo il tracciato della tramvia e lungo via delle Sette Regole. Un’ondata con la quale fare i conti tutti i giorni e dalla quale adesso provano a difendersi.
Sempre in queste zone infatti solo tre giorni fa si è verificato l’ennesimo raid contro le auto in sosta anche in questo caso cristalli infranti, vetture saccheggiate dei pochi spiccioli e degli oggetti presenti all’interno, oltre che tanta rabbia da parte dei proprietari che la mattina successiva hanno ritrovato le loro auto danneggiate senza poter fare molto di più che denunciare il fatto e correre alla prima officina autorizzata per sostituire il lunotto o il finestrino sfondato. Pagando a volte profumatamente.
Per questo da un po’ di tempo i cittadini stanno usando i social come linea di difesa per non lasciarsi sopraffare: si avvertono, segnalano le zone dove avvengono i furti, mettono in guardia i residenti dai tentativi di truffa, e postano i ritrovamenti di oggetti che sono presumibilmente rubati.
Ma oltre il tam tam, la richiesta è quella di un maggiore presidio soprattutto sul tram e lungo i binari, dove questi episodi sembrano accadere con più frequenza, spesso approfittando di pochi attimi di stanchezza o di distrazione dei malcapitati di turno.