STEFANO BROGIONI
Cronaca

Magistratura Democratica denuncia condizioni disumane nel carcere di Sollicciano

Magistratura Democratica chiede la chiusura degli spazi detentivi del carcere di Sollicciano per gravi carenze igienico-sanitarie.

Magistratura Democratica chiede la chiusura degli spazi detentivi del carcere di Sollicciano per gravi carenze igienico-sanitarie.

Magistratura Democratica chiede la chiusura degli spazi detentivi del carcere di Sollicciano per gravi carenze igienico-sanitarie.

FIRENZEUna lettera indirizzata all’amministrazione penitenziaria centrale ma anche alle istituzioni locali: Magistratura Democratica alza la voce per le condizioni del carcere di Sollicciano. Dopo il sopralluogo dei giorni scorsi, in cui sono emerse le solite e ancora gravissime carenze igienico-sanitarie e strutturali (pozze d’acqua per terra, muffa e umidità che cola dai muri, cimici), un gruppo di magistrati (Sergio Affronte, Franco Attinà, Alessandro Azzaroli, Angela Fantechi, Anna Favi, Filippo Focardi, Lisa Gatto, Simone Silvestri e Simone Spina), con il sostegno dell’associazione Antigone e degli avvocati della Camera Penale, ha firmato una lettera che ieri, nel corso di una conferenza stampa, è stata consegnata a Paolo Becattini, responsabile dell’ufficio di segreteria del governatore Eugenio Giani. Lettera che si conclude con una richiesta pesante: "disporre la chiusura degli spazi detentivi fino alla loro completa ristrutturazione".La visita dei magistrati, accompagnati dal presidente del tribunale di sorveglianza, ha attraversato corridoi, celle e locali docce riservati ai detenuti, ma anche alcuni spazi in cui opera la polizia penitenziaria. "Risulta difficile esprimere a parole l’orrore provato, non solo da chi accedeva a detti locali per la prima volta, ma anche da chi vi era già stato nel 2022, nel vedere le condizioni materiali in cui lo Stato italiano fa vivere persone che ricadono completamente sotto la sua responsabilità", si legge nella lettera inviata a Dap, Regione e Palazzo Vecchio. "In varie aree dell’istituto, le più critiche tra quelle visitate sono l’Area Transito e la Quarta Sezione del settore giudiziario, le infiltrazioni d’acqua sono ovunque: rivoli scendono lungo le pareti; acqua gocciola continuamente da alcune botole presenti nei corridoi; molte celle si presentano coi muri (originariamente bianchi) parzialmente o totalmente neri per la muffa che pervade le stanze; nei corridoi l’acqua scorre a terra o crea grosse pozze nelle quali detenuti e operatori sono costretti a camminare o stazionare. L’aria è talmente intrisa di umidità da risultare densa e fetida". "A ciò si aggiunga - prosegue Md - che molti bagni delle camere di detenzione presentano gli scarichi modificati artigianalmente, che l’illuminazione in intere aree (corridoi e celle attigue) è molto scarsa, che in alcuni settori l’acqua dei locali docce esce solo bollente, mentre nei bagni delle camere di detenzione manca l’acqua calda. Nei corridoi di varie sezioni erano scoperti diversi cavi elettrici. I detenuti hanno rappresentato che le camere sono infestate dalle cimici e che giornalmente usano il gas dei fornelletti nella loro disponibilità per allontanare tali insetti dai propri materassi"."In sintesi - concludono i magistrati -, i detenuti sono costretti a vivere in condizioni disumane e il personale della Polizia Penitenziaria e gli altri operatori a lavorare in ambienti insalubri. Si tratta di una situazione inaccettabile che investe le responsabilità delle Istituzioni, tutte le Istituzioni, locali e nazionale, che devono farsene carico in ragione delle proprie competenze specifiche, ma anche delle responsabilità che derivano dall’essere espressione della collettività e del territorio. Nessuno - può consentire che una simile situazione si protragga ulteriormente, risultandone altrimenti minata, insieme alla dignità delle persone, la stessa legittimità della potestà punitiva e cautelare". ste.bro.