Un testo unico per riformare il settore turistico della Toscana. È quello votato nella tarda notte di venerdì dal Consiglio regionale (con il sì compatto di Pd, Iv, M5S, l’astensione della Lega e 2 no di Fdi; assente Forza Italia) e che contiene una serie di novità per le attività ricettive e di trasporto, gli affitti brevi e la promozione turistica. Tra i principi generali introduce poi la salvaguardia dei diritti del turista e la promozione della sostenibilità.
Una delle norme centrali (articolo 59) regola gli affitti brevi. In tutti i Comuni a maggiore densità turistica classificati in S5 dell’indice Istat (sono 92 in Toscana), i sindaci potranno porre delle regole per limitare la diffusione incontrollata di appartamenti in affitto e Airbnb. Il tutto con una moratoria dai 3 ai 5 anni chi ha già un immobile destinato a questo uso.
Per le strutture ricettive, si prevede l’accorpamento di norme comuni e omogenee all’interno delle varie categorie e si conferisce inoltre dignità autonoma alle strutture ricettive all’aperto (campeggi, villaggi, aree camper e marina resort). Per gli alberghi, è stata introdotta la possibilità di utilizzare alcuni locali (non oltre il 40%) per attività di smart working e di associare nella gestione civili abitazioni, purché nelle vicinanze, e nei limiti del 40% della capacità ricettiva.
La Regione e i Comuni potranno prevedere agevolazioni a favore degli alberghi a 1 o 2 stelle che stipuleranno convenzioni per alloggi a prezzo agevolato con università, istituti, aziende e strutture sanitarie, imprese. Gli hotel a 4 o 5 stelle che organizzano attività didattiche e formative saranno denominati Academy Hotel.
La legge prevede poi modifiche alla disciplina degli stabilimenti balneari e delle agenzie di viaggio, oltre alla possibilità di normare meglio il trasporto. Tante le reazioni, a partire da quella della segretaria del Pd Elly Schlein. "La Toscana si conferma un modello di innovazione e sostenibilità – ha detto - approvando due leggi fondamentali, quella sui Consorzi di Sviluppo Industriale e il nuovo Testo Unico sul Turismo. Voglio esprimere tutta la mia soddisfazione e il plauso al Consiglio regionale toscano per aver raggiunto questi due importanti obiettivi partendo da idee coraggiose e lungimiranti. Il Testo unico sul turismo rappresenta un approccio serio e responsabile a un settore cruciale, introducendo strumenti innovativi per gestire gli effetti negativi di fenomeni come l’overtourism e le locazioni brevi. La Regione Toscana traccia una strada che vogliamo seguire e diffondere in tutto il Paese, trasformando ogni sfida in una nuova opportunità per le persone e i territori".
Di una legge "apripista" parlano il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, ma anche Cgil, Sunia e Federconsumatori Toscana. Per il presidente della Regione Eugenio Giani si tratta di un "passo decisivo per garantire maggiore chiarezza normativa" mentre l’assessore Marras ha evidenziato che "vengono affrontati i temi dell’equilibrio, della sostenibilità, della capacità di governare i processi dove il turismo diventa ‘problematico’".
Estremamente positivo il giudizio del presidente di Federalberghi Toscana Confcommercio, Daniele Barbetti. "Siamo assolutamente soddisfatti di un testo che innova normativa – ha detto - mettendo al centro il modello d’impresa e il concetto ‘stesso mercato, stesse regole’. La norma dà potere ai sindaci per governare il fenomeno turistico".
Sul fronte dei contrari c’è Marco Stella (Forza Italia), unico a non sottoscrivere l’emendamento finale all’articolo 59. Ma anche Fratelli d’Italia mantiene delle perplessità. "È fortemente probabile - ha detto la consigliera regionale di Fdi, Sandra Bianchini - che questa legge sarà impugnata sia davanti al tribunale amministrativo che a quello costituzionale".