
Il nuovo Centro Medico Avanzato inaugurato questa mattina
Figline Incisa (Firenze), 3 luglio 2023 – Fino a due anni e mezzo fa il Serristori aveva il suo pronto soccorso vero e proprio a servizio di tutto il vasto territorio del Valdarno Fiorentino. È stato chiuso così come tutti i reparti e i servizi per dedicare in toto l’ospedale all’emergenza Covid. Ma una volta terminata la fase acuta, era stato promesso che sarebbe stato riaperto tutto. Se i reparti e gli ambulatori via via hanno rivisto la luce, il pronto soccorso non è ripartito. E mai lo rifarà. Sostituito da un Centro Medico Avanzato per il quale la Regione ha dovuto fare una sperimentazione apposita. Ma perché non può esserci un pronto soccorso vero e proprio? Lo spiega la Asl: da normativa, la presenza presso un presidio ospedaliero di un pronto soccorso, è prevista quando la popolazione di riferimento sia almeno di 80.000/150.000 abitanti, quando ci siano un tempo di percorrenza maggiore di un'ora e un numero di accessi annui maggiori di 20.000. Nei Comuni di Figline e Incisa, Reggello e Rignano i residenti sono circa 60.000 (ma non vengono conteggiati i numerosi turisti che d’estate quasi raddoppiano la popolazione). Gli accessi al Serristori, in epoca pre-Covid, avevano raggiunto il numero di 15.000 (di cui l'80% erano autopresentazioni). Per la popolazione del Valdarno fiorentino sono presenti tre ospedali di riferimento (l'Annunziata, la Gruccia e il Serristori), integrati tra loro in funzione della complessità della malattia, delle specialità presenti e dei tempi di percorrenza che non superano l’ora di auto. I casi di malattie cosiddette tempo-dipendenti (sospetto infarto, ictus o emorragia cerebrale) sono portati in ambulanza direttamente all'ospedale dell'Annunziata in quanto lì è presente h 24 l'emodinamica e la terapia intensiva cardiologica. Quindi a Figline niente più pronto soccorso, nonostante fino a due anni fa funzionasse e anche bene. Al Centro Medico Avanzato non arriveranno le ambulanze: laddove il 118 soccorrerà qualcuno, lo porterà o a Ponte a Niccheri o alla Gruccia di Montevarchi o in ospedali anche più lontani in base alle necessità del paziente. Al Serristori gli utenti arrivano con le loro gambe o comunque con un mezzo proprio. Qui, ribadisce la Asl, verranno tutte quelle condizioni cliniche per cui è inutile recarsi ad un pronto soccorso, rischiando di sovraffollarlo, di aumentare le attese e di sovraccaricare il sistema. I pazienti saranno presi in carico da medici e infermieri di Figline e sarà definito un percorso dal personale presente. Nell’ultimo anno mezzo molte attività al Serristori sono state riorganizzate in percorsi specifici per le aree presenti in ospedale e che si inseriscono nell’ambito di attività già a regime: oltre all’oncologia e all’oncoematologia, il trasfusionale, la dialisi, la fisioterapia, la cardiologia, la radiodiagnostica e tutta l’attività poliambulatoriale e di Day Service, con una riorganizzazione anche degli ambulatori chirurgici, ambulatorio proctologico. Il Serristori svolge anche attività di odontostomatologia con ambulatorio dedicato alle prime visite e a interventi di conservativa, ad attività protesica oltre a valutazioni e attività di chirurgia di base. Inoltre è uno dei 6 centri specializzati in Toscana per la cura e presa in carico dei pazienti con fibromialgia. Negli ultimi mesi, accanto alla recente introduzione della chirurgia ambulatoriale complessa, sono stati attivati interventi di chirurgia maggiore con l’implementazione dell’attività svolta in primis per la zona del Valdarno fino al completo utilizzo di tutte le sale operatorie: si parla di chirurgia generale, proctologia, ortopedia, ginecologia, otorino, oculistica e pavimento pelvico. Quanto alla Medicina Interna, grazie all’integrazione, con un unico pool di medici, fra l’ospedale di Figline e il Santa Maria Annunziata, è possibile offrire un secondo livello di cura per patologie a più elevata complessità. Insomma, tanti servizi. Ma nessun pronto soccorso. Solo un punto di primo soccorso, con una denominazione diversa e sperimentale.