Firenze, 16 marzo 2025 – Leggende social alimentate anche involontariamente dall’apprensione, amaramente verosimili, ma non vere, vista la situazione generale di allerta rossa. Ma proprio per questo hanno dovuto essere smentite pubblicamente da chi era impegnato a garantire la sicurezza collettiva.
“Bilancino è straripato”, oppure “Tutti i ponti sull’Arno sono chiusi”: questo il tenore di quelle divenute più “popolari”, in una delle giornate più lunghe e difficili per la metrocittà di Firenze.
Poi è arrivata pure la fake news porta a porta, recapitata a domicilio: “Dovete evacuare la vostra abitazione”, si sono sentiti dire alcuni abitanti dell’Oltrarno. Chi suonava i campanelli non era un incaricato di pubblico servizio, ma un truffatore o, peggio ancora, uno sciacallo pronto ad approfittare di un’abitazione sguarnita.
“Mi ha preoccupato molto, la fake news sui ponti chiusi rischiava di creare delle criticità in città - ha commentato la sindaca Sara Funaro -. C’erano infatti dei problemi di mobilità, perché all’inizio c’era molta difficoltà per i mezzi di soccorso a raggiungere le zone interessate”. “In Oltrarno - aggiunge la sindaca - sono andati casa per casa a dire che c’erano problemi sul lungarmo alle Grazie e che dovevano essere evacuati quando in realtà non c’era nessun allarme. In quei casi le famiglie e le persone più fragili e sole possono diventare prede di truffe. Per questo dico attenzione, seguite solo le informazioni istituzionali e certe”.
Eppure, nei momenti più delicati della gestione dell’emergenza, cioè venerdì pomeriggio, Publiacqua ha dovuto smentire con un comunicato ufficiale quanto stava circolando freneticamente sui telefonini circa una criticità nell’invaso, a Barberino di Mugello. “L’invaso è perfettamente efficiente e sta normalmente sfiorando, cioè sta rilasciando acqua dal canale fugatore, come da normale funzionamento dell’invaso”, la replica dell’ente -. Il nostro personale presidia l’invaso H24, ed è in costante contatto e coordinamento con gli enti competenti”.
La Protezione Civile ha dovuto perfino “verificare“ ciò che stava diventando quasi ’verità’ a suon di ripeterlo di chat in chat.
Gli alert. La sindaca Funaro e l’assessore Laura Sparavigna, nel punto stampa di ieri pomeriggio, hanno spiegato e precisato anche chi gestisce i messaggi di “Alert” e quando vengono diramati.
Nel caso dell’esplosione al deposito Eni di Calenzano, chi si trovava entro alcuni km di distanza dall’incendio, ha ricevuto una notifica direttamente sul proprio smartphone in base alle celle presenti (e “agganciate“ dagli apparecchi) nell’area di porenziale pericolo.
“Questo servizio però è gestito direttamente dalla protezione civile nazionale”, è stato puntualizzato dalle due amministratrici.
Il Coc (Centro operativo comunale) di Firenze e dei territori interessati dall’allarme per la piena dei fiumi ha invece raggiunto i cittadini a numeri fissi e cellulari “ed è stato fatto in determinate fasce orarie apposite per dare informazioni e non creare preoccupazione e allarme”.