LEONARDO BARTOLETTI
Cronaca

Maltempo, Marradi conta i danni: "Per ripartire servono otto milioni"

Il sindaco Triberti: "Ancora due strade totalmente chiuse. Faentina stop, i bus sostitutivi non bastano"

Maltempo, Marradi conta i danni: "Per ripartire servono otto milioni"

A sinistra Michele Pierguidi a destra il sindaco di Rufino Daniele Venturi

Dopo le giornate frenetiche della nuova emergenza maltempo, la terza a Marradi nel giro di un anno e mezzo – e alle quali si è aggiunto il terremoto – ora per il Comune di Marradi è il tempo di cominciare a quantificare i danni. Anche perché solo così sarà possibile richiedere i fondi necessari per sanare al più presto le ferite inferte dalle piogge del 18 e 19 settembre. Primo numero, quello delle frane, circa un centinaio nel territorio marradese, con forti difficoltà alla viabilità e disagi alla popolazione.

Poi i danni e gli interventi di risanamento. "Per quelli di somma urgenza serviranno oltre 2 milioni di euro, per la ricostruzione altri 5-6 milioni", sottolinea il sindaco Tommaso Triberti. Ad oggi risultano ancora totalmente chiuse due strade pubbliche – erano otto subito dopo gli episodi di maltempo, ma sei intanto sono state riaperte sia pure in modo parziale -, e la circolazione rimane ancora difficoltosa. La riapertura più attesa era quella della SP 302 Brisighellese – Ravennate, che è il collegamento più importante per Marradi verso la Romagna. La strada è stata finalmente riaperta, un sollievo per i Marradesi, anche perché la ferrovia Faentina tra Marradi e Faenza è chiusa, e lo è a tempo indeterminato. Nell’attesa di conoscere dai tecnici Rfi quali gli interventi di ripristino da effettuare e i relativi tempi, Trenitalia, con la riapertura della 302 ha potuto almeno riattivare il servizio sostitutivo con i bus. Su questo però il sindaco è insoddisfatto: "Trenitalia – dice Triberti - ha attivato i servizi sostitutivi e si sono creati subito i primi disagi per insufficienza di mezzi che hanno lasciato a piedi molti studenti che vanno a studiare a Faenza. Abbiamo sollecitato più mezzi perché ai danni dell’alluvione dobbiamo cercare soluzioni rapide ma alla disorganizzazione del servizio non ci possiamo adeguare".

Per la situazione frane Triberti specifica: "Alcune sono più semplici da risolvere altre invece richiedono interventi molto più complessi e si prevedono tempi più lunghi: è il caso delle strade di Bulbana e Grisigliano. Da giorni siamo al lavoro ininterrottamente per liberare le strade dagli smottamenti e mettere in sicurezza il territorio. Ringrazio la Protezione civile, le associazioni e i tanti volontari impegnati nel sostegno alla popolazione. Viste le previsioni invito tutti alla massima prudenza".

Paolo Guidotti