Ieri mattina le persone raggiungibili solo con mezzi anfibi erano 14mila, di cui 10-12mila a Campi Bisenzio. Poi, nel corso della giornata, grazie al pompaggio dell’acqua la situazione è migliorata: le idrovore più grandi hanno liberato strade e piazze, le più piccole hanno svuotato cantine, garage e piani terra. Così, in serata, il numero delle persone isolate si è ridotto a 5mila, in gran parte concentrate proprio su Campi. Per molti di loro è arrivato l’invito a lasciare le abitazioni e accettare l’ospitalità offerta nel centro allestito e presidiato dalla Protezione civile a Spazio Reale (oltre alla palestra della Garibaldi dove "ci sono circa 40 persone" secondo quanto ha dichiarato dal sindaco Andrea Tagliaferri).
A Campi non è scattata una vera e propria evacuazione, come nel pratese, ma in tanti hanno comunque accolto la proposta di volontari, forze dell’ordine e vigili del fuoco. Ai cittadini ha rivolto più volte un appello anche l’assessora toscana alla protezione civile Monia Monni, peraltro campigiana. "Sappiamo che l’evacuazione è sempre un tema molto delicato – ha detto -. perché soprattutto la popolazione più anziana non lascia volentieri la propria abitazione ma l’allontanamento da casa sarà per un periodo molto limitato, potremo sicuramente garantire maggiore sicurezza e assistere meglio le persone". Così, nel pomeriggio di ieri e con l’avvicinarsi della nuova ondata di maltempo serale, i 300 sfollati (numeri regionali) sono aumentati, inclusi i tanti che hanno scelto di farsi ospitare da amici e parenti. "A Campi stiamo allestendo un secondo spazio – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani - in modo da evacuare persone fragili, anziani in difficoltà, animali e tutti coloro che hanno paura e necessità". Imponente il numero di volontari arrivati in provincia di Firenze: 400 uomini e donne della colonna della Protezione civile nazionale e regionale si sono concentrati a Campi. In azione sul territorio anche vigili del fuoco e forze dell’ordine. Sui fiumi, invece, il personale del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e del genio civile, per riparare gli argini rotti prima della nuova ondata di pioggia. Molte anche le famiglie e le imprese rimaste senza corrente. "Sono in costante contatto con l’amministratore delegato dell’Enel - ha detto ancora Giani – perché si possa ripristinare l’energia a tutti coloro che ne sono privi. Purtroppo ci sono ancora delle centrali elettriche inondate. Partivamo da 40mila utenze interrotte". Un numero che è sceso grazie alle riparazioni e ai gruppi elettrogeni installati. A Campi, in particolare, il numero è sceso prima a 2.800 nel primo pomeriggio e a 1.800 alle 18 (5mila in tutta la Toscana). Resta infine da fare la conta dei danni. Giani ha fatto una prima stima complessiva di 300 milioni di euro fra aziende e privati, ma si tratta di calcoli approssimativi. Per fare il punto sull’accaduto, alle 11 di oggi andrà anche in onda su Radio Bruno un’edizione straordinaria.