REDAZIONE FIRENZE

Maltratta la madre per l’eredità. Lasciata fuori sul balcone al freddo

I carabinieri di Grassina hanno arrestato il 51enne per maltrattamenti nei confronti dell’ottantenne. La donna ha raccontato ai militari anni di percosse, minacce e prepotenze subite dal figlio, ora in carcere.

I carabinieri della stazione di Grassina hanno arrestato un uomo di 51 anni per maltrattamenti nei confronti della madre che viveva con lui, un’anziana di 80 anni

I carabinieri della stazione di Grassina hanno arrestato un uomo di 51 anni per maltrattamenti nei confronti della madre che viveva con lui, un’anziana di 80 anni

Un episodio di violenza domestica ha sconvolto il pomeriggio del 3 gennaio a Bagno a Ripoli. I carabinieri della compagnia hanno arrestato un uomo di 51 anni per maltrattamenti nei confronti della madre che viveva con lui, un’anziana di 80 anni.

L’intervento è stato richiesto dalla stessa donna, che ha chiamato il numero di emergenza 112 dopo essere stata chiusa sul balcone di casa dal figlio durante un litigio. Quando i militari della stazione di Grassina sono arrivati, hanno subito liberato l’anziana, trovata al freddo e visibilmente spaventata.

La donna ha raccontato ai carabinieri una storia di sofferenze e paura: da anni subiva percosse, minacce e continue prepotenze da parte del figlio, con cui viveva. Tutto sarebbe nato da discussioni legate a questioni ereditarie, che nel tempo si sono trasformate in veri e propri soprusi. La donna ha spiegato di essersi sempre sentita in balia del figlio e di non avere avuto il coraggio di denunciare prima.

Dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie, i militari hanno arrestato l’uomo, che è stato portato al carcere di Sollicciano su disposizione delle autorità. La giustizia farà ora il suo corso: l’uomo è da considerarsi innocente fino a quando un eventuale processo non dimostrerà il contrario con una sentenza definitiva.

Questo triste episodio è l’ennesima dimostrazione di quanto sia importante rompere il silenzio davanti a situazioni di violenza, specialmente in famiglia. Le istituzioni e le forze dell’ordine ribadiscono che denunciare è l’unico modo per interrompere queste catene di abusi.