Scandicci (Firenze), 1 febbraio 2025 – Custodia cautelare in carcere per G.B., imprenditore 56enne, fermato per presunti maltrattamenti al padre sfociati poi nella morte dell’uomo. Trovato in casa senza vita, disteso sul suo letto.
Sul corpo dell’uomo si è svolta l’autopsia, per capire appunto se abbia subito maltrattamenti. Intanto, dopo giorni di irreperibilità, l’uomo è stato fermato dai carabinieri. Mercoledì è stato trasferito in carcere.
Poi appunto l’udienza, con il gip che ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere a Sollicciano. Una vicenda giudiziaria che, secondo le accuse, sarebbe un tragico deja vu. L’imprenditore infatti era già stato condannato a sei anni e otto mesi per omicidio preterintenzionale in seguito alla morte della madre.
Per quanto riguarda l’uomo, ci sono stati subito dei sospetti visto che la vittima, in pigiama, presentava alcuni lividi, come spiegano i carabinieri. Alcuni dei lividi sembravano più recenti di altri. Non c'era nessun altro in casa. I militari hanno cercato il figlio anche al suo domicilio, ma appunto senza esito.
L’uomo, che aveva con sé uno zaino colmo di indumenti, è stato rintracciato solo a distanza di due giorni, avendo fatto finalmente rientro all’interno della propria abitazione, non risultando in grado di fornire spiegazioni su quanto era accaduto al genitore. Da qui il fermo, poi convalidato.