Firenze, 8 gennaio 2024 – Restano ancora avvolte dal mistero le cause della tragedia familiare che ha colpito le comunità di Paterno, piccola frazione di Vaglia, e Quinto a Sesto Fiorentino. Nei primi giorni del nuovo anno, a distanza di ventiquattro ore, sono deceduti Alessio Anzaldi, 46 anni di Paterno, e la mamma, Rossella Cirri, 66 anni, residente a Sesto. Entrambi avevano l’influenza ed entrambi sono finiti all’ospedale (lui a Borgo, lei a Careggi) da dove non hanno fatto ritorno a casa. "Ho presentato denuncia ai carabinieri di Rifredi per capire cosa è veramente accaduto" racconta Elisabetta Tozzi, compagna di Anzaldi e madre dei due figli minorenni.
“Durante le feste ci siamo ammalati tutti. Prima la bimba, poi io, l’altro figlio e pure Alessio. E i suoi genitori sono stati molto insieme a noi, per darci una mano con i bambini. La nonna fortunatamente era vaccinata contro l’influenza" continua. Anzaldi, fin da subito, è apparso il più critico. "Prima di Capodanno, Alessio è tornato da lavoro (manutentore a Careggi per una ditta) ma non stava bene. Siamo andati alla guardia medica di Vaglia dove gli hanno prescritto del cortisone. La febbre, però, non scendeva, così al quarto giorno di febbre alta abbiamo chiamato nuovamente la guardia medica", racconta la vedova. Quindi, per Capodanno il ricovero all’ospedale di Borgo San Lorenzo, in terapia intensiva.
"Quel giorno i nonni sono venuti a casa nostra per stare insieme ai bambini mentre io ero in ospedale. La sera la mamma di Alessio, già provata come tutti noi per la situazione, si è sentita male". La donna è stata portata a Careggi dove il 3 gennaio è deceduta. Ventiquattro ore dopo non ce l’ha fatta neppure Alessio.
Mentre alla donna è stata effettuata l’autopsia per capire le cause del decesso sulla morte di Alessio restano ancora vari aspetti da chiarire. "All’ospedale di Borgo mi hanno detto che la morte è dovuta all’influenza H1N1 accompagnata dalla presenza di due batteri, lo streptococco e lo stafilococco. Ho chiesto di effettuare la biopsia ma non è stata fatta. Ho richiesto la cartella clinica ma ancora non l’ho ricevuta. Mi sono, quindi, rivolta ai carabinieri perché i due tipi di batteri potrebbero essere collegati all’ambiente di lavoro di Alessio" denuncia la donna.
"Spesso lavorava nei sotterranei di Careggi" aggiunge la donna, profondamente scossa ma determinata a fare luce sulla tragedia. "Alessio era uno sportivo, fino a dieci anni fa giocava a rugby - continua - ed era un appassionato di immersioni subacquee. E’ proprio questa passione comune che ci ha fatto conoscere". I due stavano insieme da oltre 15 anni. "Di Alessio, fin da subito, mi ha colpito la sua curiosità, la voglia di vivere. Nel 2006 ero in partenza per la Thailandia e lui mi disse: ’Vengo con te’. Zaino in spalla siamo partiti: quello è stato il primo viaggio avventuroso che abbiamo fatto" ricorda Tozzi. Negli anni il legame è diventato sempre più stretto tanto da decidere di mettere su famiglia e trasferirsi a vivere in campagna per far crescere i figli all’aria aperta.
Ora nel casale di Paterno, Tozzi resta da sola con i due bambini. Così come solo si ritrova Alberto Anzaldi che in 24 ore ha dovuto dire addio alla moglie e all’unico figlio. I funerali di Alessio e della madre si svolgeranno domani alle 14 alla chiesa di Santa Croce a Quinto. A meno che la denuncia della donna non persuada la procura ad approfondire le cause.