Mamma single, è odissea. "Figli, cane e stipendio. Nessuno ci affitta casa, ma che Paese siamo?"

Lo sfogo di Giulia, 30 anni: "Ho un lavoro fisso e quattordici mensilità. I padroni di casa non ne vogliono sapere, solo perché sono una madre".

Mamma single, è odissea  "Figli, cane e stipendio  Nessuno ci affitta casa  Ma che Paese siamo?"

Mamma single, è odissea "Figli, cane e stipendio Nessuno ci affitta casa Ma che Paese siamo?"

Due figli sotto i 6 anni, un cane, un gatto e una busta paga da 1.700 euro netti, più un contratto a tempo indeterminato con tanto di quattordicesima. Sembra la formula della felicità. E invece no. Questo pedigree di tutto rispetto non è bastato a Giulia G., mamma single di 30 anni, fiorentina doc, a trovare un padrone di casa che le aprisse le porte del suo appartamento per un contratto d’affitto. E Giulia è così infilata, suo malgrado, nel girone infernale dei cacciatori di case: fiorentini che si presentano con busta paga solide e referenze dei precedenti locatori fra le mani, ma si sentono rispondere picche. La donna ha deciso di affidare il suo sfogo al nostro giornale, chiedendo riserbo sulla sua identità. Il suo cognome resta ’coperto’, ma la sua carne e la sua storia sono vere. Come vera è quella ferita che da un anno l’ha portata in un pellegrinaggio infinito. E ora brucia sempre più forte. "Sono divorziata, vivo in campagna – racconta Giulia – a 30 minuti dalla zona della città dove abitano le persone a me care, la mia rete di supporto, il mio ufficio. Sto cercando da più di un anno di avvicinarmi, perché qui per ogni minima cosa serve l’auto. Finite le uova? Prendi la macchina. Uno dei miei figli ha la febbre e serve la farmacia? Devo prendere la macchina. Portarli ai giardini il sabato o la domenica significa farsi 30 minuti all’andata e 30 al ritorno. Non ho nemmeno vicini, sono isolata con due bambini piccoli. Chi è madre sa cosa può voler dire". Il suo budget è di 700 euro al mese, esclusi condominio e bollette. L’obiettivo: almeno un trilocale in periferia. E qui arrivano i guai. "La scena degli affitti - spiega - è la seguente: solo contratti transitori, no residenza, solo studenti, solo turisti, affittasi stanza singola, solo single o solo coppie senza figli. E poi no animali, richiesti due redditi dimostrabili; e la lista può andare avanti". I rifiuti sono stati tantissimi, nonostante la donna si sia affidata a un’agenzia. Ma quello che le fa male è il sudore versato per raggiungere questa posizione. Sudore che, di fronte al mercato degli affitti, evapora in pochi secondi.

"Quando ho divorziato dal padre dei bimbi - racconta ancora - non avevo niente: un lavoro, un’auto. E ci eravamo appena trasferiti in campagna. Mi sono messa d’impegno, ho lavorato anche di notte per arrotondare l’importo ridicolo del tanto discusso reddito di cittadinanza, per pagare un affitto, bollette, carburante, spesa da sola. Avendo uno dei due bimbi troppo piccolo per la scuola dell’infanzia, e non essendoci posti nei nidi, non potevo avere un lavoro ancora. Sono andata avanti un anno intero arrangiandomi come potevo, mangiando spesso dai miei genitori per risparmiare, dando priorità a dare da mangiare ai miei bimbi saltando io stessa i pasti o mangiando avanzi".

Poi la svolta: arriva l’assunzione a tempo indeterminato. "Adesso ho un lavoro full time Mi sono messa d’impegno, sacrificandomi, versando sudore e lacrime". Giulia ha scelto anche di rinunciare alla piccola parte di reddito di cittadinanza residua a cui visti i figli e la sua condizione di mamma sola, avrebbe diritto. "Anche accontentandomi di un bilocale i prezzi sono folli: 900 o 1000 euro per 40 metri quadrati. "Ma anche avendo trovato appartamenti a prezzo più umano, sono stata esclusa a priori, perché ho due bambini. O perché ho un cane, sulla cui buona educazione ho referenze di ex vicini e padroni di casa". I rifiuti sono arrivati anche per il reddito. "Con due bimbi non è stato ritenuto sufficiente. Come sempre, sembra una cantilena, ma è la verità: le mamme sono le ultime. Io, mamma single, con due bambini piccoli, un cane e un gatto, che si è fatta il mazzo per arrivare ad avere un contratto a tempo indeterminato che permettesse di vivere dignitosamente, non trovo casa. Semplicemente perché sono mamma. È questo il futuro di questo Paese?".

cla.cap