Il paradosso è che ancora nessuno ha chiesto scusa. E che la solidarietà viene espressa a chi non sarebbe dovuta. Sono arrabbiate le mamme del Comitato Action Salmonella, dopo alcuni avvenimenti recenti che hanno riguardato Qualità&Servizi, la società che gestisce le refezioni scolastiche dei Comuni in cui si sono verificati, a settembre, più di 250 casi di salmonella. "Vediamo molte incoerenze - sottolineano - in particolare, la gestione dei dipendenti risultati positivi alla salmonella. L’azienda Qualità &Servizi il 12 novembre ha dichiarato che il rientro dei lavoratori sarebbe stato coordinato con l’Asl e che i dipendenti dovrebbero risultare negativi per poter tornare al lavoro. Tuttavia, il direttore dell’ufficio Igiene Pubblica, ha chiarito che, in assenza di sintomi, i lavoratori possono rientrare anche senza essere negativizzati, perché addestrati a utilizzare dispositivi di sicurezza. Un approccio che solleva preoccupazioni, visto il rischio contaminazione".
Altro nodo il fatto che Qualità&Servizi sia stata giudicata da Food Insider la mensa scolastica migliore d’Italia "senza accennare minimamente - prosegue il comitato - alla grave situazione che ha colpito i bambini. Ci viene riferito che un comitato scientifico di Foodinsider, attraverso alcuni studi, abbia concluso che l’azienda non sia direttamente colpevole della questione salmonella. Da madri e da famiglie che hanno visto i propri figli ammalarsi, leggere che l’azienda è ‘la migliore’ in Italia ci lascia smarrite".
La goccia che però ha fatto traboccare il vaso è la visita, seguita da un pranzo, fatta dal consiglio direttivo di Confservizi Cispel nella sede di Qualità&Servizi, per portare solidarietà alla consociata: "È evidente - è la reazione del comitato - che il mondo stia girando al contrario. Facciamo presente agli associati, che i 251 casi non sono ‘sospetti’ ma accertati dall’Asl, e come se non bastasse, dalle nostre cartelle cliniche e referti. Inoltre, usare la parola solidarietà nei confronti dell’azienda da dove è partita la tossinfezione è senza dubbio fuori luogo e poco rispettoso nei confronti delle famiglie coinvolte e delle vere vittime, i bambini intossicati. Le famiglie per l’ennesima volta, si sentono offese e indignate".