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Mammografia, la Toscana estende la fascia di età

Dal prossimo anno le donne tra i 45 e i 74 anni verranno inviatate a sottoporsi al controllo. Ecco le modalità con le quali verrà attuato il nuovo progetto della Regione

Una mammografia

Firenze, 7 settembre 2016 - A partire dal prossimo anno la Toscana estenderà la fascia di età per la quale è indicato lo screening mammografico, passando da una fascia 50-69 anni a 45-74 anni. La Regione, che ha approvato la modifica con una delibera di Giunta, investirà sul progetto la cifra di 1,6 milioni di euro nel triennio 2016-2018: struttura di riferimento per l'attuazione del programma resterà l'Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (Ispo).

La completa messa a regime si realizzerà in 5 anni. Verrà inviato un invito attivo a cadenza annuale alle 45enni, con riassorbimento delle donne 46-49enni a presentazione spontanea con impegnativa del medico di famiglia. Verrà mantenuta la cadenza biennale nelle donne in fascia di età 50-69 anni, e verrà inviato un invito attivo, sempre a cadenza biennale, alle donne in fascia di età 70-74 anni che hanno partecipato ad almeno uno dei due inviti precedenti prima del compimento del 70/o anno.

«Buona parte delle donne che sopravvivono a un tumore al seno, lo devono proprio alla diagnosi precoce - dice Stefania Saccardi, assessore regionale alla salute - Prima si interviene, più piccolo è il tumore, e maggiori sono le probabilità di successo». L'estensione della fascia di età, secondo Regione e Ispo, dovrebbe portare a controllarsi circa 30mila persone in più all'anno. Alle donne asintomatiche fuori fascia screening (cioè prima dei 45 e oltre i 74 anni) e alle donne con alto rischio eredo-familiare, è erogabile la valutazione senologica, con pagamento del ticket: se la valutazione senologica risulterà positiva, saranno erogati gli esami diagnostici di approfondimento ritenuti necessari, totalmente a carico del Servizio sanitario regionale.

La delibera prevede anche progetti innovativi personalizzati sulle 45enni e studi pilota sulle nuove tecnologie, in particolare la tomosintesi. «In una regione in cui c'è già il 100% di estensione e oltre il 70% di adesione allo screening mammografico, si lancia la sfida di ampliare la fascia di età - commenta Gianni Amunni, direttore dell'Ispo - La mammografia effettuata regolarmente riduce la mortalità, e l'invito attivo garantisce l'equità, e contribuisce anche a mettere ordine in tante mammografie spontanee».

Secondo Amunni, inoltre, con un atto successivo sarà affrontato il tema dell'alto rischio genetico.