
L’innovazione testata nei terreni tra Greve e San Casciano sta già dando ottimi risultati. L’imprenditore Gentilini: "Riusciamo a effettuare la raccolta delle olive in autonomia e h24". .
Figline Incisa – Ha dna e sangue, o meglio, olio chiantigiano nei circuiti. Robolio è il nuovo robot in grado di sostituire l’uomo nella cura, nella coltivazione e nella raccolta delle olive, specie nei terreni più impervi, come quelli del Chianti appunto. Pensato per sopperire alla mancanza di manodopera, sempre più critica, e per ridurre i costi degli agricoltori, oltre che a raccogliere meglio, Robolio ha mosso i primi passi tra gli oliveti di Greve, San Casciano e Impruneta di proprietà di Caliptra&Mignola azienda di Figline Incisa (Fi) che ha collaborato con l’impresa olivicola Kali di Castiglione della Pescaia (Grosseto), il centro di ricerca e sviluppo del gruppo Yanmar, sede legale a Firenze e ricerca e sviluppo a Pontedera, e Coldiretti Toscana.
Il progetto nasce dall’esigenza di automatizzare e rendere più sostenibile economicamente il processo di raccolta olive che incide per il 30/40% sui costi di produzione specie nelle aree più svantaggiate e con declivi impegnativi. E per cercare di contenere l’abbandono degli oliveti che in Toscana interessa almeno 4 milioni di olivi. Tra i partner dell’iniziativa, anche l’agronoma Fiammetta Nizzi Griffi, Alfredo Argiolas e Marta Niccolini di Yanmar Firenze. "Uno dei più grossi problemi dell’olivicoltura tradizionale - spiega Iacopo Gentilini, imprenditore olivicolo, titolare dell’azienda Kali e docente di Robotica negli Usa - è la raccolta manuale delle olive che ha costi molto alti. L’altra criticità è sulle tempistiche: le olive devono essere frante poche ore dopo la raccolta per poter ottenere un prodotto di qualità e con la raccolta manuale non è sempre possibile". Gentilini ha unito il suo background in meccanica robotica con la passione per l’olivicoltura per "cercare una soluzione alternativa e complementare alla raccolta manuale. Trovare forza lavoro e averla disponibile quando è il momento di raccogliere, tenendo ben a mente che i cambiamenti climatici possono anticipare o far slittare di giorni o settimane questa operazione, è sempre più complicato. La macchina che stiamo testando in campo permetterebbe di effettuare la raccolta in maniera autonoma, 24 ore su 24, sopperendo alle difficoltà di manodopera".
Il raccoglitore autonomo utilizza il braccio di un piccolo escavatore, una macchina spesso in uso nelle aziende agricole, come vero e proprio braccio robotico. È dotato di uno scuotitore commerciale opportunamente sensorizzato e di un ombrello rovesciato per la raccolta, componenti che sono integrati attraverso software, tool, telecamere, sensori per consentire la raccolta senza danneggiare i frutti. La mappatura digitale della pianta, una informazione essenziale per consentire al robot olivicoltore di identificare le caratteristiche dell’olivo circostante, è realizzata attraverso camere e telerilevamento rielaborate dall’intelligenza artificiale.