Firenze, 27 marzo 2022 - In Toscana mancano 170 medici di famiglia. A Firenze 20. Un problema critico, in particolare per i piccoli paesi. Molto sentito dai cittadini e dai sindaci. Per questo la Regione, in accordo con tutti i sindacati dei medici di medicina generale, è la prima in Italia ad anticipare un’iniziativa, una scelta che presto sarà presa anche a livello nazionale.
Oltre a innalzare il massimale di asistiti ai medici di famiglia in servizio da 1.500 a 1.800, si amplia la platea di assistiti anche ai tirocinanti che – da contratto – potrebbero avere un massimo di 650 pazienti. La Toscana fa salire la soglia a 800 nel primo anno di tirocinio e a 1.500 nel secondo e terzo anno.
Un azzardo? Un sovraccarico per i giovani medici ancora in formazione? Saranno supervisionati dai tutor, rassicura il segretario provinciale della sigla sindacale Fimmg, Vittorio Boscherini. Soprattutto perché l’alternativa è restare senza medici. Con i pensionamenti il numero delle uscite è in aumento e le sostituzioni insufficienti. L’iniziativa ha avuto il via libera dal comitato regionale della medicina generale e andrà in giunta entro dieci giorni.
"Si anticipano scelte che saranno fatte anche a livello nazionale nelle prossime settimane – dice l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini – L‘obiettivo é quello di rispondere al problema di mancanza di medici di famiglia, soprattutto nei piccoli paesi e nelle aree interne". Si tratta di un pacchetto di misure concrete per alleviare le difficoltà in attesa che le iniziative di potenziamento dei percorso formativi assunte dal ministro Speranza producano effetti.
"Insomma la Regione si muove facendo tutto ciò che é possibile in in accordo con in sindacati", dice Bezzini.
E’ animato il tavolo di lavoro sulla medicina genrale. Ci si sta confrontando anche sul tema della guardia medica: i numeri sono drammatici. Sono scoperti il 65% dei turni, rispetto all’attuale organizzazione. Per mettere una pezza, nella bozza di delibera per la guardia medica, si innalza il numero di ore che i tirocinanti del secondo e del terzo anni possono fare fino a un massimo di 38 ore settimanali, su base volontaria. Questo per la riconosciuta effettiva carenza e fino a quando non sarà terminata.
La Fimmg ha proposto come unica soluzione per uscire dalla carenza ormai cronica l’organizzazione con la cosiddetta formula dell’h16 e cioè un servizio di guardia medica che si svolga su tutte le postazioni esistenti fino alla mezzanotte dei festivi e prefestivi, mentre da mezzanotte alle 8 resterebbero centrali telefoniche e il servizio nelle aree più decentrate, tale da impegnare un numero limitato di medici che potranno gestire le poche richieste in quelle ore, assicurando il mantenimento intatto del servizio diurno. La Regione sta valutando con attenzione la proposta. Ma ancora non ha deciso, dopo che su questo riassetto era stata costretta più volte a retromarce.