CLAUDIO CAPANNI
Cronaca

Un grido nel cuore di Firenze. Tanti big in piazza con Qn per dire no ai femminicidi

Il sindaco Nardella: “Non possiamo rimanere senza voce di fronte alle violenze sulle donne. La catena umana srotolerà un maxi-striscione rosso di 25 metri davanti all’arengario”

Firenze, 25 novembre 2023 – Un grido a squarciagola. Per far sì che d’ora in poi la violenza di chi tortura psicologicamente una donna, di chi dice di amarla e poi abusa, pugnala e uccide, sia travolta e spezzata con un ruggito. E che quell’esplosione di rumore mandi in frantumi per sempre l’indifferenza.

Una manifestazione per dire no alla violenza contro le donne
Una manifestazione per dire no alla violenza contro le donne

La nostra iniziativa

È questo l’obiettivo del ’minuto di rumore’ per Giulia, l’iniziativa di Qn, La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno, lanciata dall’editoriale della direttrice Agnese Pini: scendere tutti in piazza della Signoria, il ventre materno di Firenze, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e gridare alto il no alla strage che, da gennaio, ha mietuto 115 vite, tra cui quella di Giulia Cecchettin.

Il programma

A scandire l’urlo di dolore e ribellione sarà, oggi alle 12.30 il rintocco della Martinella, la campana di Palazzo Vecchio che l’11 agosto 1944 fece scoccare la rivolta popolare contro l’occupazione nazista. E a fare rumore ci saranno decine di big che hanno aderito in presenza o a distanza alla nostra iniziativa realizzata in partnership con LegaCoop Toscana.

Big e politici in piazza

A cominciare dalla politica con il sindaco Dario Nardella e le assessore Welfare e Sicurezza, Sara Funaro e Benedetta Albanese oltre a tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione. "Scendiamo in piazza – è l’invito di Nardella – per fare un minuto di rumore. La nostra città non può rimanere senza voce e senza azioni di fronte all’ennesima morte di una donna". Con loro tante stelle dello spettacolo come la regista Cinzia TH Torrini. Nel 1990 girò il film “La colpevole”, la storia di una ragazza che subisce violenza da parte di tre giovani di famiglie bene e, nonostante i genitori le consiglino di non esporsi con una denuncia, lotta per ottenere giustizia. Con lei la giornalista di Sky Tg24 Monica Peruzzi che leggerà un monologo, la campionessa di volley Veronica Angeloni, la cantante Sara Grimaldi, corista di Zucchero, l’attrice Annamaria Malipiero, la direttrice d’orchestra Gianna Fratta, l’attrice Maria Cassi e la maestra Gianna Fratta, direttrice d’orchestra, Grazia Biondi attivista e già vittima di violenza e Cristiana Buonamano, giornalista Sky.

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Ma anche il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, il generale dei carabinieri Antonio Vitagliano, il chitarrista dei Negrita, Enrico Salvi. Fra le adesioni a distanza quella del comico toscano Lorenzo Baglioni. Con il cuore ci sarà anche il cantante Paolo Vallesi: "Dobbiamo cercare di aiutare le nostre amiche – è il suo appello – le nostre figlie e conoscenti a rendere pubblica la denuncia: aiutare a denunciare e fare pressione affinché le persone che vengono denunciate per stalking o per molestie non possano tornare a fare del male dopo poche ore".

Fra i presenti i Gemelli di Guidonia, l’arbitra Manuela Nicolosi, tutti i vertici delle categorie economiche come Confcommercio, Confesercenti, Cna e la Camera di Commercio. Per il mondo dell’arte anche Cristina Scaletti, presidente della Fondazione Toscana Spettacolo a nome dei teatri di 74 comuni toscani. "Crediamo fortemente – commenta – nella centralità della cultura e nel suo potere gentile di aprire spazi nella mente e nei cuori, di unire le persone. Per questo rinnoviamo l’invito a rendere le donne ancora di più al centro e mai sole".

La catena umana

Mai sole. Per questo la catena umana che si radunerà oggi in piazza srotolerà un maxi striscione rosso di 25 metri di fronte alle scale dell’arengario con un messaggio di ribellione alla violenza. Per tutti l’invito è di indossare qualcosa di rosso. Rosso come il sangue versato, ma anche come la passione che deve muovere ogni rivoluzione. Di quelle vere che rompono il silenzio. E cambiano il mondo.