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Cronaca

In 200 in piazza Puccini per chiedere più sicurezza: “Basta, abbiamo paura ad uscire anche di giorno”

Al presidio organizzato comitato Cittadini attivi San Jacopino hanno partecipato cittadini da ogni angolo di Firenze. “Questa città è diventata pericolosa. Ci vogliono presidi fissi e tolleranza zero”

Firenze, 18 gennaio 2025 - “Abbiamo paura ad uscire, anche di giorno. Chiediamo sicurezza, perché così non è più possibile andare avanti”. Oltre 200 le persone che oggi pomeriggio hanno risposto all'appello del comitato Cittadini attivi San Jacopino, sfidando freddo, vento e pioggia. La risposta c’è stata da tutti i quartieri: dall’Isolotto a Campo di Marte, da Borgo Ognissanti alla Leopolda, da Novoli a Gavinana. Segno tangibile di quanto il problema sia sentito in tutta Firenze. “Sicurezza, sicurezza”, intonano i manifestanti. “No al degrado”, si legge in uno degli striscioni. In piazza anche il gruppo Aria nuova per Firenze.

Mirella Cantù, 89 anni, dice: “Vorrei vivere gli anni che mi restano in modo più sereno. Invece, ho paura ad uscire e non sono più libera di andare la sera al cinema. Per colpa del degrado, ci è stata tolta la libertà. Sono stata scippata in pieno giorno, in via della Villa Demidoff”. Antonella Liberatori fa l’insegnante ed è molto arrabbiata, oltre che impaurita: “Come cala il buio, le signore si chiudono in casa. Questa non è più la nostra Firenze. Le aggressioni sono ormai quotidiane: tutti noi conosciamo i volti delle gang che rubano nei supermercati e nei negozi e che rapinano i ragazzini del quartiere. Abbiamo tutti paura. E poi lo spaccio di droga, alla luce del sole. Siamo esasperati e chiediamo un immediato cambio di rotta”.

Protesta Quartiere 4
La protesta oggi in piazza Puccini (foto Gianluca Moggi/ NewPressPhoto)

Sulla stessa linea Cristina Colosi, residente in zona San Jacopino da 25 anni: "La situazione è degenerata dopo il Covid. Il senso di insicurezza ci fa cattiva compagnia ogni giorno. Io la sera non esco più da sola. Ma qui ormai non ci sentiamo tranquilli neanche di giorno. Gli atti di vandalismo, poi, non li contiamo più. I controlli? Pochi e inefficaci”. “Chiediamo presidi fissi e il vigile di quartiere - aggiunge Roberto Vedovi, un altro dei cittadini presenti alla manifestazione -. Non è possibile che i vigili si concentrino solo nel fare le multe. Lo spaccio, ad esempio lungo la ciclabile di viale Redi, avviene alla luce del sole. Quanto ancora dobbiamo sopportare tutto questo?”. E Francesca: “E’ diventato pericoloso anche portare il cane fuori. L’altro giorno ho visto coi miei occhi una delle tante baby gang all’opera. Ho chiamato la polizia ma, alla fine, so che non è stato fatto niente. È questo senso di impunità che ci rovina. Noi bravi cittadini paghiamo tasse su tasse. Possibile che chi delinque possa beatamente continuare a farlo?”. E Carmelo Marchese del Nuovo comitato Novoli: “Siamo all’assurdo: hanno tolto le panchine in via di Novoli per scongiurare i bivacchi. Dove deve sedersi un anziano che ha lavorato tutta la vita e pagato le tasse? Vogliamo più controlli e il vigile di quartiere”.

Simone Gianfaldoni, portavoce del coordinamento dei comitati cittadini "Insieme per la sicurezza" e del comitato Cittadini attivi San Jacopino", parla di una situazione ormai fuori controllo: "Siamo all'ennesimo sit-in perché purtroppo i fatti di criminalità sono quotidiani: spaccate nei negozi, macchine vandalizzate, spaccio lungo le piste ciclabili, aggressioni. Siamo in un momento davvero critico e chiediamo aiuto a tutti, in primis alla prefettura. Finora le risposte non sono arrivate. Servono interventi concreti e tolleranza zero”.

Netto Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto: ”Dobbiamo monitorare i fuochi d'artificio, che a Firenze sono oltre 300 l’anno e rappresentano un’attitudine criminale. Ci sono poi circa 50 gang in città. E il problema delle armi è allarmante: troppi coltelli e mannaie in questa città. Bisogna modificare in modo chirurgico la legge Cartabia per dare più poteri alle forze dell’ordine. Chi commette un crimine deve fare dei giorni di carcere. Qui, invece, vediamo delinquenti che beffardamente sorridono di fronte alle telecamere mentre spaccano le vetrine”.

In piazza anche vari esponenti politici. Tra loro, Francesco Casini, capogruppo di Italia Viva in consiglio comunale: ”Sono qui per stare tra la gente, perché il problema sicurezza è reale e non può essere rimandato. Qualche passo avanti è stato fatto, ma il tema deve essere affrontato con determinazione e senza etichette politiche. La sicurezza non è di destra o di sinistra. Esserci è importante”.

Duro Massimo Sabatini, consigliere comunale della lista civica Eike Schmidt: “Questa è la piazza composta di Firenze. Quella che sindaco e giunta fiorentini non ascoltano, mentre invece difendono ideologicamente le derive criminali dell’accoglienza incontrollata che hanno voluto in tutti i modi”.

Tra i presenti, anche i consiglieri comunali di FdI Alessandro Draghi, Angela Sirello e Giovanni Gandolfo.