REDAZIONE FIRENZE

Firenze, un sabato santo con due manifestazioni per il senegalese bloccato

Le iniziative nell'ambito del sostegno al venditore abusivo fermato dalla Municipale

Il fermo del cittadino senegalese

Il fermo del cittadino senegalese

Firenze, 16 aprile 2022 - Una doppia manifestazione «contro il razzismo, la violenza della polizia municipale, per far sì che non ricapiti quanto accaduto» al venditore senegalese ambulante a Firenze, fermato «con modi inaccettabili dalla squadra antidegrado». Con questo spirito domani comunità senegalese, varie sigle politiche della Sinistra e associazioni - da Sinistra Progetto Comune a Potere al Popolo e Firenze Antifascista - scenderanno in piazza nel capoluogo toscano per manifestare.

La prima iniziativa, in programma alle 10 con partenza da piazza Indipendenza, è organizzata dalla comunità senegalese. La seconda, promossa da Firenze Antifascista, partirà alle 15.30 da ponte Vespucci, con un corteo che attraverserà i lungarni per arrivare a Palazzo Vecchio.

«Non c'è contrapposizione tra le due manifestazioni», è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio. «Molte persone parteciperanno sia la mattina che il pomeriggio», ha spiegato Pape Diaw, ex consigliere comunale che ha parlato per conto della Comunità senegalese.

L'esigenza di staccare le manifestazioni è legata anche a problemi di orario, visto che la comunità senegalese ha scelto di protestare la mattina, una fascia della giornata ritenuta più appropriata per il Ramadan. Per Diaw «è doveroso tornare in piazza. Noi non siamo qui per dire chi ha ragione o chi ha torto, su questo la magistratura farà luce. La tecnica di bloccaggio con il collo a terra è però vietata da tutte le convenzioni internazionali, è un trattamento inumano e degradante: per questo noi pensiamo di portare il video alla Corte europea dei diritti umani».

«Firenze Antifascista parteciperà a entrambe le manifestazioni - ha detto Niccolò Bartoloni, tra i leader del movimento -. Noi partiamo da ponte Vespucci perché è il luogo dove fu ucciso Idy Diene». «Le due manifestazioni hanno la stessa volontà, denunciare le politiche di repressione usate - ha spiegato Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune -. La responsabilità è del sindaco, della maggioranza che è sempre la stessa da anni»