
Mao Jianhua
Firenze, 8 novembre 2018 - Una selezione di 25 opere pittoriche eseguite con pennello e inchiostro su carta di riso fatta a mano, di varie dimensioni, dai fogli di piccolo formato a rotoli più imponenti, uno dei quali raggiunge ben undici metri di larghezza. Si possono ammirare fino al 30 novembre nella Sala della Musica del Complesso Monumentale di San Firenze della Fondazione Zeffirelli in piazza San Firenze.
La mostra è di un vero personaggio della cultura mondiale, il pittore, filosofo e poeta cinese Mao Jianhua. L’esposizione da non perere, visitabile dal martedì alla domenica 10- 18 a ingresso libero con il biglietto del Museo Zeffirellia si intitola «Mountains. Secret Harmony of the Earth». Grandi pannelli sovrastano le pareti della Sala della Musica, il bianco e nero e i suoi milioni di sfumature regnano per portare il visitatore in un universo onirico, inquientante e quieto al tempo stesso.
Le opere di Mao Jianhua danno forma alla segreta armonia della terra, alla musica delle montagne sacre, al suono primordiale dell’universo che nella tradizione cinese risuona attraverso il guqin, lo strumento musicale cinese dalla storia millenaria. E l’energia sprigionata dalla sacralità delle montagne si trasforma in creazione artistica e poetica a Firenze, nella Sala della Musica della Fondazione Zeffirelli. E l’artista, attraverso forme stilizzate, intende esprimere la musica della natura, la sua vibrazione, proprio come un suonatore di guqin. In questa mostra musica e pittura dialogano all’unisono, anzi per l’artista sono la stessa cosa. Se la musica del guqin rappresenta la natura con il suono, la pittura lo fa sotto forma d’immagini, attraverso linee e colori. Da non perdere.