NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Mappatura in Toscana contro lo spreco alimentare

Per capire dove vanno le eccedenze e come recuperarle

Mappatura in Toscana per il contrasto allo spreco alimentare

Mappatura in Toscana per il contrasto allo spreco alimentare

Firenze, 17 ottobre 2024 - Nel 2023 le eccedenze e gli sprechi lungo la filiera agroalimentare in Italia ammontavano a 8.7 milioni di tonnellate, corrispondenti a 146 kg/pro capite. Di questi, il 15% avviene durante la produzione primaria e il 73% a livello di consumi domestici. Per capire dove vanno a finire le eccedenze alimentari delle prime fasi della filiera agro-alimentare in Toscana e come fare per migliorare il loro recupero e la ridistribuzione è in corso un progetto di dottorato di ricerca dal titolo 'Le iniziative relative allo spreco e alle perdite alimentari delle aziende agroalimentari della Regione Toscana e le attività di recupero delle eccedenze alimentari'. Il progetto del corso di dottorato, si spiega in una nota, conterrà la mappatura delle principali aziende agro-alimentari toscane, lo studio dei flussi di eccedenze, le loro cause, l'identificazione delle iniziative relative alla relativa gestione, realizzate e in corso e i relativi bisogni e problemi emersi. La regione Toscana ricorda che secondo l'ultimo report della Caritas, il 13,2% della popolazione toscana nel 2022 era a rischio di povertà o di esclusione sociale. Nel 2023 le Caritas toscane hanno assistito 28.203 persone fragili, numero cresciuto circa del 20% tra il 2019 e il 2022. Inoltre, il Banco Alimentare della Toscana, che raccoglie eccedenze alimentari per donarle alle persone in difficoltà, al 2022 aveva 554 strutture che assistevano 132.000 persone, di cui il 93% continuativi (circa 13.400) e il 7% saltuari (circa 8.600). La vicepresidente e assessore all'agroalimentare Stefania Saccardi ha detto che "la crisi economica ha impoverito molte famiglie, mettendole in difficoltà anche per l'acquisto di cibo. Conoscere le eccedenze, le loro cause e la relativa gestione è diventato particolarmente importante dunque, visti le normative presenti in ambito di prevenzione di rifiuti e lotta agli sprechi a livello sia europeo, che nazionale e regionale, per muoversi e programmare iniziative di contrasto alla crescita delle povertà e le diseguaglianze".