REDAZIONE FIRENZE

Sos per 80 lavoratori della fabbrica di marron glacé. Primo tavolo: fumata grigia

Marradi. Incontro con istitu zioni e sindacati ma senza i proprietari di Italcanditi. Proseguono il presidio davanti alla fabbrica e la mobilitazione del paese

Il presidio di alcuni lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica di Marradi

Marradi (Firenze), 4 gennaio 2022 -  Ora si inizia a tessere la tela. Per scongiurare la chiusura dell’Ortofrutticola del Mugello. Per evitare che 80 lavoratori restino disoccupati. Ieri mattina, mentre davanti ai cancelli della fabbrica continuava il presidio permanente dei lavoratori, in Regione si è riunito per la prima volta il tavolo di crisi. Un incontro, ovviamente, interlocutorio e preliminare, anche perché mancava la proprietà dell’azienda, la Italcanditi di Bergamo, che a sua volta è controllata dal fondo d’investimento Investindustrial, guidato dal manager Andrea Bonomi, oggi principale azionista di società come B&B Italia, Flos, Aston Martin, Sergio Rossi, PortAventura, Artsana e Valtur. La conclusione principale dell’incontro di ieri è stato proprio questo: fare presto una seconda riunione, con la presenza dell’azienda proprietaria, che la Regione stessa si è impegnata a invitare. Al tavolo c’erano rappresentanti regionali, della Città Metropolitana, il sindaco di Marradi, i sindacati. "La Regione – dice all’uscita il sindaco Triberti – ha ribadito la totale disponibilità a mettere in campo ogni tipo di iniziativa utile a trovare una soluzione nel più breve tempo possibile". Questo sperano le lavoratrici che dal 31 dicembre sono davanti alla loro fabbrica. E la loro lotta continua ad avere sostegno e incoraggiamento da più parti.  

Domenica la Chiesa marradese, con tutti i sacerdoti, si è fatta presente al presidio, con la celebrazione di un’affollata Messa. C’è chi ai cancelli porta solidarietà e chi, ieri, ha premuto il tasto delle polemiche. La consigliera regionale della Lega Elisa Tozzi si è riferita alle affermazioni di soddisfazione che il sindaco marradese fece, oltre un anno fa, alla notizia dell’acquisizione dell’azienda da parte di Italcanditi. "E’ ingenuo o in malafede?", domanda Tozzi. E il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Francesco Torselli rincara: "Ci domandiamo se Pd e Italia Viva, al momento dell’acquisizione, si siano limitati ad accogliere con esultanza la nuova proprietà oppure abbiano verificato l’esistenza di un reale piano industriale per lo stabilimento". In visita al presidio ieri è venuto in visita Massimiliano Pescini, vicecapogruppo Pd e vicesegretario del Pd Toscana, insieme al sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti e a Marco Recati, responsabile agricoltura Pd Toscana. Pescini ha annunciato una mozione che sarà discussa dal Consiglio regionale per chiedere alla giunta "di porre in essere tutte le iniziative necessarie a difendere l’occupazione delle maestranze fisse e stagionali. L’obiettivo è scongiurare questo spostamento".  

Paolo Guidotti