Serviranno almeno altri quattro mesi. Di questi, tre, saranno senza mangiare. Poi, Martina Voce, la 21enne fiorentina che il 20 dicembre ha ricevuto più di 25 coltellate dall’ex fidanzato a Oslo, potrà tornare alla vita di prima. Bastano questi due numeri a dare l’idea della violenza con cui Mohit Kumar, informatico norvegese di 24 anni di origine indiane e suo ex, l’ha aggredita impugnando un coltello militare. "Ma è fortissima. Il percorso riabilitativo procede bene, anche se sarà lungo" garantisce il padre Carlo Voce, avvocato fiorentino che ieri è partito da Oslo per tornare in Italia. "Oggi intanto inizierà la fisioterapia alle mani". Perché per la 21enne, ogni giorno è ancora una conquista: prima il delicato intervento alla lingua che le ha consentito di tornare a parlare e riprendersi la sua voce. Poi le mani, quelle con le quali ha tentato di difendersi dalla furia dell’uomo. Oggi sono completamente ingessate, ma con le dite è riuscita a stringere quelle del padre e della sua amica Nelly che la va a trovare ogni giorno. È anche a lei, oltre che agli inquirenti che ha raccontato quei minuti d’inferno, grazie a un supporto che la aiuta a parlare per non sforzare le corde vocali. "I sanitari sono colpiti dalla sua capacità di recupero, e sono fiduciosi anche per la mobilità del volto". Ma le ferite più difficili da guarire saranno altre: quanto vissuto il 20 dicembre nel negozio di specialità italiane a Oslo dove Martina lavora e dove è avvenuto il tentativo di femminicidio. "Ero sulle scale – ha raccontato Martina – lui mi è arrivato alle spalle, mi ha chiesto se mi ero fidanzata. Mi ha colpito con una prima coltellata alla natica e poi sulla parte alta della schiena. Ho cercato di proteggermi come potevo, con le mani e le braccia. Tre miei colleghi sono arrivati ad aiutarmi, rimanendo feriti anche loro. Ho indietreggiato, ma ha continuato a colpirmi e quando sono caduta si è avventato sopra di me. Rideva, sembrava felice di farmi del male". L’uomo è stato ricoverato in coma farmacologico per le ferite a sua volta ricevute dai colleghi che tentavano di disarmarlo. Per Martina oggi inizierà la delicata fisioterapia alle mani, le stesse con cui riconquisterà il suo futuro. "Rimarrò qui ad Oslo e continuerò a fare quello che facevo prima: studiare e lavorare".
CronacaMartina, oggi parte la fisioterapia: "Serviranno ancora quattro mesi"