L’autobiografia di Adolf Hitler arriva al teatro della Pergola di Firenze in uno spettacolo forte e difficile, scritto, diretto e interpretato da Stafano Massini (nella foto), a cento anni dalla sua scrittura. Il “Mein Kampf. Da Adolf Hitler“ mette in scena la paranoica autobiografia del Führer prima che diventasse tale, in cui le frustrazioni personali si fanno progetto politico delirante.
Otto anni di lavoro filologico e nove mesi di prove, quello di Massini, che ha incrociato i testi dei comizi con il manoscritto di Hitler per presentare lo stile ossessivo, barocco e enfatico con i toni e i ritmi originali del dittatore. L’obiettivo è quello di rendere consapevole il meccanismo che ha permesso a Hitler di diventare leader del Terzo Reich, in modo tale da farne un vero e proprio antidoto.
Per molto tempo, infatti, il Mein Kampf è stato proibito e ciò ha contribuito ad accrescerne la mitologia. Un fattore di cui la stessa Germania si è accorta, quando otto anni fa ha scelto di rendere di nuovo disponibile il volume nelle librerie, facendo suo il monito di Primo Levi, che la sola conoscenza e lo sviluppo del senso critico possono permettere di evitare la tragedia, che deve essere considerata reale e ripetibile. Lo spettacolo di Massini ha lo stesso monito. In particolare in un’epoca, dove la propaganda è subdola e arriva dal proselitismo online.
Gli appuntamenti alla Pergola di Firenze sono per stasera, domani e in replica da venerdì fino a domenica. L’ultimo giorno, alle 11,15, si svolgerà anche un incontro tra l’attore e Corrado Formigli su “L’eredità di Hitler 100 anni dopo“, sempre al teatro della Pergola. L’ingresso all’incontro è libero, ma è necessaria la prenotazione.
Lo spettacolo, prodotto anche da Teatro della Toscana, si sposta, poi, il 6 e 7 dicembre al teatro Era di Pontedera.
l.otta.