CARLO CASINI
Cronaca

Le nozze sono in calo, ma non il giro d’affari. Vince il rito civile e ogni anno 600 divorzi

Viaggio nei numeri del gran giorno: in 20 anni il numero di sposini è diminuito. Il 43% dei fiorentini sceglie la chiesa, l’inversione di tendenza dal 1992

Firenze, 5 luglio 2024 – L’amore è eterno finché dura, diceva Carlo Verdone: cala ancora il numero dei toscani che decidono di suggellare con contratto e fedi la loro relazione sentimentale. Lo rivelano i dati Istat 2022. Sono 11.939 le coppie che si sono sposate a in Toscana, di cui 3.098 in provincia di Firenze e 909 nel comune di Firenze. Considerando che in Toscana i residenti nel 2022 erano 3.661.981, ne risulta che due anni fa se ne è sposato il 3,26 per mille. Nel comune di Firenze, invece, considerando 367.874 abitanti del 2022, ci si sposa ancora meno, perché il permiliare è appena di 2,47; calcolando sui 988.194 abitanti della Città metropolitana, invece, 3,13. Dai dati 2011 dell’Ufficio regionale di Statica, i matrimoni in Toscana erano 12.463. Considerando in quell’anno 3.672.202 residenti, ne derivava un tasso di 3,40 matrimoni ogni mille abitanti; e già i matrimoni censiti erano 589 in meno rispetto al 2010.

Dal dataset ‘Matrimoni e divorzi. Anni 1992-2012’ degli opendata comunali si evince invece che a Firenze nel 2011 furono 839 coppie che convolarono a nozze con rito civile e 331 con rito religioso, quindi un totale di 1.170 matrimoni: in una Firenze che all’epoca contava 371.282 abitanti, ne risultavano 3,15 matrimoni ogni mille abitanti. Si conferma così anche quest’anno una tendenza ben nota alla demografia in atto dal 1972: ci si sposa meno, e ancor meno sono quelli che preferiscono l’altare al municipio, segno di una terra medicea sempre più laica.

Nel 2022 solo 3.583 riti religiosi contro 8.356 civili, circa il 42,9%. Nel comune di Firenze ci si dimostra ancora più lontani dalla Chiesa: solo 218 hanno scelto il Cupolone contro 691 che hanno preferito Palazzo Vecchio. Ma a livello provinciale non siamo poi così atei: i dati ricalcano l’andamento regionale, anzi mostrano performance leggermente migliori rispetto al resto della Toscana, ovvero il 43,3%, 937 in chiesa contro 2.161 in Comune.

All’estrapolazione toscana dei dati del censimento 2011 in Toscana già gli sposalizi religiosi erano inferiori a quelli civili, il 43,9% contro il 56,1%, ma non dissimili da quelli della rilevazione 2022, salvo mostrare il lento procedere del trend laico. Dal dataset citato possiamo dedurre come nel 2011 già Firenze si mostrasse più laica del resto della regione, con un 39,5%. Ma non è sempre stato così. Nel 1992 infatti ci furono 964 riti religiosi e 625 civili, ovvero il 64,8% dei fiorentini sceglievano di scambiarsi l’anello davanti al parroco. Il sorpasso di Palazzo Vecchio arrivò appena due anni dopo: nel 1994, in sostanziale parità ma con un superamento centesimale, ci furono 820 matrimoni religiosi verso 827 civili.

Ma luogo prescelto per suggellarli a parte, questi matrimoni quanto durano? Nel ’92 i divorzi furono 383 in una città che sfiorava i 400mila abitanti, 394.861 per la precisione, quindi l’1 per mille degli abitanti e con un rapporto, considerando un totale di 1589 matrimoni lo stesso anno, di 24 divorzi ogni 100 matrimoni. Si badi bene che que sto non significa affatto che il 24 per cento delle coppie divorzi, poiché i matrimoni che vanno sciogliendosi si spalmano su un numero maggiore di anni.

Nel 2011 a Firenze si celebrarono 1.170 matrimoni e ci furono ben 607 divorzi, quindi addirittura 52 divorzi per matrimonio, ma fu un anno record che fece schizzare il tasso divorzi per abitante all’1,6 per mille. Per il 2022 non disponiamo ancora dei dati fiorentini, ma osservando quelli toscani, 5 585, sui 11.939 matrimoni prima citati, si può vedere un rapporto del 47% ovvero 1,5 per mille sul totale dei residenti, tuttavia i dati rappresentano appunto la regione e non il comune e quindi non sono comparabili.