Matrimonio? Facciamolo ’strano’

Il Comune punta sulle coppie in cerca di location alternative per la cerimonia, per aiutare l’economia turistica

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È boom di matrimoni con rito civile celebrati a San Casciano. Nel 2022 sono stati 53, esattamente il doppio rispetto al 2019 prima della pandemia. Un dato dovuto alla possibilità di un matrimonio "fuori dal Comune", a teatro, in biblioteca, nelle ville rinascimentali, nelle dimore storiche o nei castelli del Chianti. Con l’obiettivo di valorizzare il territorio e le sue risorse storico-culturali e arricchire le potenzialità del wedding turistico nel Chianti, il Comune di San Casciano offre e moltiplica le possibilità di unirsi in matrimonio civile in location diverse dal Palazzo comunale dove sono stati istituiti uffici di stato civile decentrati. Oltre alla sala consiliare, sono disponibili alcune sedi della cittadella della Cultura di San Casciano, nel centro storico del paese. Si può optare per le atmosfere del Teatro comunale Niccolini, o per la sala "Lucia Bagni" della biblioteca di via Roma. Spostandosi di qualche chilometro, nel cuore della campagna chiantigiana, l’offerta si estende agli spazi di alcuni luoghi storici.

"Tutto il mondo – dichiara il sindaco Roberto Ciappi – ci invidia la bellezza impareggiabile del patrimonio naturalistico del Chianti. Un’area collinare marcata dal passaggio della storia che offre suggestioni e panorami mozzafiato. Cultura e ambiente sono il binomio inscindibile su cui ancora una volta puntiamo per candidare il Chianti a cornice ideale dove festeggiare la favola più bella e rendere speciale il giorno del sì". Quello del wedding è un settore nel quale San Casciano crede molto, tanto da aver organizzato un corso di formazione sulla organizzazione di eventi. Corso dal quale sono uscite quattro ragazze che hanno dato vita alla fiera "Wedding in Chianti".

Andrea Settefonti