EMANUELE BALDI
Cronaca

Mattarella abbraccia i giovani: "Calamandrei e La Pira i modelli". E il ministro Bernini promette:: "Migliaia di posti letto in arrivo"

Il presidente della Repubblica al teatro del Maggio per l’inaugurazione dell’anno accademico. L’appello alla pace: "Non dissipare energie nel cercare di distruggersi, l’umanità ha sfide comuni".

Mattarella abbraccia i giovani: "Calamandrei e La Pira i modelli". E il ministro Bernini promette:: "Migliaia di posti letto in arrivo"

Mattarella abbraccia i giovani: "Calamandrei e La Pira i modelli". E il ministro Bernini promette:: "Migliaia di posti letto in arrivo"

Un applauso vivo e composto. Lunghissimo. Al Maggio la Firenze del sapere e degli orizzonti nuovi si alza in piedi – compatta, grata, perfino commossa – per il capo dello Stato Sergio Mattarella che alle 11 spaccate varca il foyer del teatro e guadagna la poltrona sotto un palco agghindato di fiori per celebrare i cento anni dell’università fiorentina.

Una presenza carica di signficati quella del presidente della Repubblica che prende la parola per ultimo citando due giganti della memoria collettiva della città, Piero Calamandrei e Giorgio La Pira che "hanno rappresentato" il primo "grande rigore costituzionale" e il secondo "una visione non illusoria e sognatrice ma coraggiosa e profetica del mondo e delle sue prospettive".

È un faro acceso nel teatro la voce ferma di Mattarella che indica una strada, quella della pace e del progresso, ricordando che oggi molto tempo ed energie vengono destinate dall’umanità "a combattersi e a cercare di distruggersi quando ci sono sfide e traguardi necessariamente comuni".

Il capo dello Stato mette la ceralacca a una mattinata breve ma ricca di emozioni dove c’è da registrare anche il monito della rettrice dell’Ateneo Alessandra Petrucci (per il sistema universitario servono "attenzione e risorse, perché siamo il motore dell’innovazione del Paese e se si ferma ci possono essere conseguenze pesanti") e il suo esplicito appello alle istituzioni in merito a uno dei temi più caldi in città, la carenza di posti letto per gli studenti, problema tra l’altro dai più messo in stretta correlazione con il fenomeno dell’overtourism che drogherebe il mercato immobiliare.

"Continuiamo a lavorare insieme agli enti che hanno la competenza diretta sulla materia. – le parole della rettrice – Però da parte dell’ateneo c’è attenzione, sostegno e supporto. Spero, quindi, che si possano sbloccare presto molte situazioni per dare possibilità in più agli studenti che vogliono e devono stare a Firenze".

Un concetto, questo, rafforzato esplicitamente da Carlo Spadoni, rappresentante degli studenti nel Senato accademico dell’Ateneo fiorentino. Ecco le sue parole: "Oggi è presente nella comunità studentesca una fascia di reddito grigia, non coperta dai benefici del diritto allo studio, e che non si può permettere di vivere nella città in cui ha scelto di studiare, trovandosi così impossibilitata a frequentare le lezioni".

"Come si può affrontare questa situazione? – si è chiesto Spadoni – Sicuramente, nel lungo periodo, con la costruzione di nuove residenze accessibili allo studente medio, come gli interventi previsti per i complessi di Lupi di Toscana e San Salvi". Nel breve periodo, invece, "riteniamo opportuno procedere ad uno studio approfondito per poter analizzare l’auspicabile convivenza tra lo studente e il turista. È solo con un approccio che coinvolga una interdisciplinarietà di competenze che si può arrivare ad un contributo reale e non ideologico".

E una prima risposta è arrivata proprio a stretto giro proprio dal ministro dell’Università e ricerca Anna Maria Bernini: "Entro il 2026 dobbiamo realizzare 66mila posti letto. Ci stiamo lavorando. Cambiare metodo realizzativo è essenziale e dobbiamo mettere insieme diversi finanziamenti: quelli del Pnrr e la norma 338, con il coinvolgimento tutto il governo. Individuerò una figura di coordinamento che lavorerà all’interno del ministero. Il presidente Mattarella ci ha sfidato e spronato spesso su questo tema e noi ce la stiamo mettendo tutta".