Scandicci (Firenze), 30 gennaio 2025 – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella questa mattina, 30 gennaio, è arrivato a Villa Castelpulci, nel comune di Scandicci, per partecipare alla cerimonia per l'inaugurazione dei corsi dei magistrati ordinari in tirocinio e dell'anno formativo 2025 della Scuola superiore della magistratura. Ad accoglierlo alla stazione di Santa Maria Novella il prefetto Francesca Ferrandino. È la quinta visita di Mattarella alla Scuola, la prima risale a 10 anni fa sempre per l'inaugurazione dei corsi, l'ultima nel 2021 per il decennale della Scuola.
Ad accogliere Mattarella, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e la sindaca di Firenze, Sara Funaro. Fra le autorità che partecipano all'evento e che prenderanno la parola anche il vicepresidente del Consiglio superiore di magistratura Fabio Pinelli. Presenti anche la sindaca di Scandicci, Claudia Sereni, la presidente della Scuola Superiore della Magistratura, Silvana Sciarra.
"Tanti auguri e buon lavoro". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha salutato i giovani magistrati tirocinanti della Scuola Superiore della Magistratura di Scandicci ( Firenze), che gli hanno tributato un lungo applauso, prima di lasciare la Villa.
"Mi auguro che questo patrimonio comune di valori, oggetto di approfondimento grazie all'opera sapiente e attenta della Scuola della magistratura, possa essere condiviso in un clima rinnovato, improntato al rispetto reciproco tra le varie istituzioni dello Stato, a pacatezza, equilibrio, disponibilità effettiva ad ascoltare le ragioni altrui", ha affermato Margherita Cassano, prima presidente della Corte di Cassazione, intervenendo alla cerimonia. "La formazione riveste un ruolo centrale nell'assetto costituzionale. Un rafforzamento della legittimazione del lavoro dei magistrati può venire solo da un'ampia e rigorosa preparazione professionale, intesa come comunicazione organizzata di conoscenze teoriche, pratiche, deontologiche che si aggiungono a quelle fornite dal concreto operare. Senza di essa, l'indipendenza sancita dalla Costituzione diventerebbe un privilegio. Occorre essere consapevoli che il ruolo del giurista oggi è mutato, e che l'attività dell'interprete, tra cui il magistrato ma non solo il magistrato, assume un ruolo centrale e preponderante per effetto di una pluralità di fattori", ha aggiunto Cassano.
Al suo ingresso nella storica Villa, sede delle attività didattiche della Scuola, il presidente Mattarella è stato salutato con l'inno nazionale eseguito da un quartetto d''archi del Maggio Musicale Fiorentino. La cerimonia sarà aperta da un breve saluto della presidente della Scuola, Silvana Sciarra, che introdurrà gli interventi del vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Fabio Pinelli, e della prima presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano. L'evento si concluderà con la relazione della Presidente Sciarra. (segue) Poi gli interventi del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, della prima presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano e la relazione di Sciarra.
"Quello della magistratura è un potere che deve essere sentito innanzitutto come un dovere e ancora di più in questo difficile transito epocale denso di trasformazioni che riguardano la società". Lo ha detto il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Fabio Pinelli che ha insistito sul fatto che "il vero magistrato è colui che non cerca consenso politico e sociale ma che grazie alla sua imparzialità si dimostra autorevole e tanto da avere la fiducia di tutti i cittadini".