
Matteo Renzi alla firma dal notaio (Fotocronache Germogli)
Firenze, 25 luglio 2018 - Da Pontassieve a Firenze. Matteo Renzi cambia casa; oggi probabilmente sarà il giorno decisivo per l’acquisto della villa fiorentina dove l’ex premier si trasferirà con la famiglia dopo i necessari lavori di ristrutturazione.
Renzi ha appuntamento in uno studio notarile del centro di Firenze per le ultime formalità relative all’acquisto dell’immobile, che si trova nella zona del piazzale Michelangelo. Lo stesso dove si è recato nei giorni scorsi, giacca beige, pantaloni blu e camicia oxford, posteggiando il suo scooter 50 di cilindrata, suonando il campanello ed entrando nell’ufficio del notaio.
Nello studio la volta scorsa l’ex segretario del Pd è rimasto per quasi quattro ore; alle 16,30 è sceso in strada. «Quando il percorso sarà concluso – ha detto – tutte le informazioni saranno rese pubbliche, come peraltro prevede la normativa per la trasparenza dei parlamentari».
Ma oltre l’ufficialità degli atti necessari per la trasparenza dei parlamentari, quello di oggi con buona probabilità potrebbe esssere l’atto conclusivo con la firma per la casa che si trova sulle colline intorno al Piazzale. A vendere l’abitazione Giusto Puccini, docente di diritto pubblico all’Università di Firenze, (padre dell’attrice Vittoria) e sua sorella Oretta. Una casa di meno di 300 metri quadri con giardino che si trova in via Pietro Tacca. In tutto 11 stanze su due piani triplo salotto, grande cucina abitabile, studio, tre camere e tre bagni, una terrazza per un valore stimato in un milione e 200mila euro più o meno.
Diversi sopralluoghi sono stati effettuati nell’abitazione nei giorni scorsi; di certo ci sono passati anche gli operai che per conto dei venditori, avrebbero tolto le ultime suppellettili proprio in vista del passaggio di proprietà.
La villa dovrà essere ristrutturata, ma sicuramente la posizione è di tutto rispetto: nel cuore di Firenze, ma in mezzo al verde e in una strada dove è possibile mantenere una certa discrezione.
Un cambio di rotta per Matteo Renzi, che negli anni non aveva mai lasciato Pontassieve. Unica parentesi, sulla quale non mancarono le discussioni, fu l’appartamento fiorentino abitato temporaneamente ai tempi in cui era primo cittadino.
Ma Pontassieve è sempre stata un must, un luogo anche da esibire con orgoglio come ai tempi in cui, da presidente del consiglio, Renzi tornava nel comune della Valdisieve per il fine settimana. Mobilitando forze dell’ordine, curiosi, paparazzi.
Un buen retiro, come San Martino alla Palma fu per l’altro presidente Fiorentino, ossia Lamberto Dini, che nella piccola frazione del comune di Scandicci, a casa sua, ospitò capi di stato, il presidente Clinton, e il principe Carlo.
Lasciato Palazzo Chigi, eletto sugli scranni del Senato, Renzi deve aver deciso di lasciare le colline a est di Firenze per trasferirsi definitivamente nel capoluogo, in uno spazio tra i più ambiti.
Sull’acquisto dell’abitazione sarà comunque lo stesso Renzi nei prossimi giorni a rendere note le modalità: "Tutte le informazioni – ha ribadito l’ex premier – saranno rese pubbliche, come peraltro prevede la normativa per la trasparenza dei parlamentari".