PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Maurizio Colella re del Subbuteo, da Campi all’Inghilterra: vince il titolo mondiale

Il cinquantottenne si laurea campione al maxi torneo di Tunbridges Wells: “Un’emozione immensa vincere nel Paese dove questo sport è nato”

A sinistra il campione del mondo campigiano di Subbuteo Maurizio Colella

A sinistra il campione del mondo campigiano di Subbuteo Maurizio Colella

Campi Bisenzio (Firenze), 26 settembre 2024 – In punta di dito sul tetto del mondo. Maurizio Colella, 58 anni, campigiano di adozione (vive qui dal 2007), si è laureato infatti campione del mondo di Subbuteo, quello ‘tradizionale’, in occasione della competizione iridata che si è disputata nei giorni scorsi a Tunbridge Wells, nel Kent, in Inghilterra, la culla del Subbuteo, dove il famoso gioco del calcio in miniatura è nato nel 1947. Ventisei le selezioni in gara, a sfidarsi i migliori giocatori del globo, una cinquantina quelli della delegazione italiana.

Mondiali in cui l’Italia l’ha fatta da padrona, conquistando ben sette medaglie d’oro sulle dodici in palio nelle rispettive categorie.

Una di queste se l’è messa al collo proprio Maurizio Colella, un passato nel calcio a cinque della nostra regione a ottimi livelli, oggi tesserato per il Subbuteo Club Labronico.

A Campi, però, oltre a viverci, almeno una volta la settimana si allena anche, grazie all’amicizia e ai ‘panni verdi’ del Subbuteo Granducato. “E’ una passione che ho fin da bambino – racconta Colella – quando stendevo il campo da gioco prima sul tavolo e poi sul compensato”. Una passione coltivata fino ai giorni nostri, anche se, in passato, gli impegni con il calcio a cinque lo hanno costretto gioco forza a rallentare.

Non solo Campi però: “Ho la fortuna di potermi allenare anche con altri club della nostra regione, il Granducato è quello più vicino a casa e ne sono contento”. In Inghilterra, a conclusione di un girone all’italiana, l’Italia ha messo in fila Spagna, Austria, Inghilterra A, Inghilterra B e Grecia: “Ma soprattutto – dice Colella, che è anche vice-campione italiano – è stato affascinante giocare le partite proprio nel paese in cui la storia del Subbuteo è iniziata”.

Insieme a lui in squadra Filippo Filippella (Aosta Warriors), Gabriele Silveri (SC Ascoli) e Michele Giudice, compagno con la maglia del Subbuteo Club Labronico. E quando gli chiediamo quale è la sua squadra del cuore, quella con cui preferisce cimentarsi, sorride e ci svela un piccolo segreto: “E’ quella per cui faccio il tifo nel campionato di calcio, la Roma. Ma non ci gioco mai, anche perché se perdo ci resto male. Così ho ripiegato sul Barcellona, che comunque un richiamo al giallo e al rosso ce l’ha”.