GIOVANNI BALLERINI
Cronaca

Maurizio Lombardi show: "Riprendiamoci la vita"

A Fiesole, in prima nazionale, va in scena lo spettacolo "Ho visto cose" . Un viaggio che unisce l’intelligenza artificiale al mito. Con tante risate.

Maurizio Lombardi show: "Riprendiamoci la vita"

"Non è un monologo, ma un one man show che trova il modo per prendere in giro l’intelligenza artificiale e tutte quelle paure correlate, che sottilmente stanno via via crescendo in tutti noi". C’è grande interesse per "Ho visto cose", il nuovo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Maurizio Lombardi, che viene presentato da Velvet 9 Productions, in prima nazionale, da giovedì al 3 marzo (ore 21, domenica ore 17) al Teatro di Fiesole. In scena con Lombardi ci sono Giuseppe Scarpato alle chitarre e Lorenzo Furferi al pianoforte che creano dal vivo la colonna sonora, i testi e le musiche sono state realizzate in collaborazione con Claudio Corona, mentre le luci sono di Nicola Vagnini. L’autore, regista e attore fiorentino accompagna il pubblico in un viaggio che unisce l’intelligenza artificiale al mito, passando per i classici, per illuminare l’oggi, che sta già cambiando grazie all’intelligenza artificiale. "Lo spettacolo vuole riportare la gente a guardare il quotidiano con i propri occhi – spiega Lombardi -. Urge riprendersi la vita, come ci hanno insegnato: le macchine sanno calcolare, ma noi abbiamo l’infinito e loro no. Questo è il tema dello spettacolo. Ovviamente c’è da divertirsi, per cui ci sono tante gag e approfondimenti".

Maurizio, che c’entra la musica dal vivo?

"Ci aiuta a tessere la tela dello spettacolo, che è ispirato ai grandi maestri, da Dario Fo a Proietti a Gaber. Senza dimenticare il trio Solenghi, Lopez, Marchesini. Anche noi ci siamo presi la libertà e il piacere di scrivere delle canzoni che racchiudono i temi che trattiamo".

Un teatro canzone che parte dal teatro, stavolta?

"Intanto puntiamo su questo debutto, poi capiremo cosa abbiamo in mano. Per il momento è il mio piacevole ritorno al teatro, dopo anni di cinema e tv. Soddisfo la mia voglia di divertirmi, di inventare nuovi numeri, come quello del robot che si muove. Poi c’è quello di Dio, il Creatore, che si arrabbia con gli esseri umani e poi canta ’Povero mondo’ in cui spiega, alla maniera di Johnny Dorelli e Enzo Jannacci, come ha fatto la terra".

Tornando al cinema e alla tv, ha qualcosa in uscita?

"Quattro produzioni, tra cui il nuovo film di Giovanni Veronesi. Da toscano lavorare con un altro toscanaccio doc è davvero una gioia. A maggio uscirà ’Gianna Nannini’ di Cinzia TH Torrini, in cui faccio il padre di Gianna. Poi c’è Netflix, con un progetto a cui tengo molto, ’Il talento di Mr. Ripley’, in cui faccio un ispettore di polizia, con la regia e la scrittura del Premio Oscar Steven Zaillian. Insomma non mi posso lamentare, ma il teatro mi mancava molto. Credo che oggi un attore non possa prescindere dal fare sia cinema che teatro".