Le antenne della telefonia mobile non piacciono a nessuno. Anche se tutti vogliono i collegamenti telefonici e internet. Collegamenti che in Mugello sono ancora lacunosi, con vaste zone senza segnale. E riguarda una nuova antenna telefonica da installare a Scarperia e San Piero, a nord del capoluogo scarperiese, l’ultimo contenzioso. Stavolta però non si sono messi di mezzo comitati di cittadini preoccupati.
Il contenzioso, finito al Tar, riguarda invece la pubblica amministrazione, e in questo caso il SUAP, Sportello Unico per le Attività Produttive dell’Unione montana dei Comuni del Mugello, che ha il compito di rilasciare le autorizzazioni, e l’azienda promotrice. Si sta parlando di una "stazione radio base", dotata di ripetitori per la telefonia mobile, il cui progetto di installazione è stato presentato da Inwit. Si tratta di un’antenna alta 34 metri, e da collocarsi nelle campagne di Scarperia. Tutto inizia nell’agosto 2023: Inwit, che in raggruppamento con Tim e Vodafone ha vinto una gara nazionale per la "realizzazione di nuove infrastrutture di rete idonee a fornire servizi radiomobili in aree a fallimento di mercato", presenta domanda per installare una stazione radio. Prima un diniego, poi il coinvolgimento nella conferenza dei servizi anche della Città Metropolitana, e infine il rilascio dell’autorizzazione con prescrizioni: la collocazione dell’impianto ad una distanza maggiore di venti metri dal confine della proprietà stradale della SP 47 di Sant’Agata, e l’adozione di specifiche misure di mitigazione ambientale.
Ma Inwit sostiene che i termini sono scaduti e che è scattato il silenzio assenso: chiede quindi al Suap di rilasciare l’autorizzazione ma senza prescrizione. E fa ricorso contro il Suap dell’Unione, il Comune -che non si costituisce in giudizio- la Metrocittà e l’Arpat. E il Tar, esaminate date, riaperture, termini dimezzati, alla fine ha dato ragione a Inwit. Che potrà costruire l’antenna senza gli accorgimenti di mitigazione richiesti..
Paolo Guidotti