
Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)
Firenze, 15 febbraio 2021 - Erano accusati tra l'altro di interruzione di pubblico servizio e danneggiamenti. Alla fine, nel maxi processo agli anarchici che si è celebrato a Firenze, ci sono state 26 condanne - da 8 a 9 mesi di reclusione -, 13 assoluzioni e 27 posizioni archiviate per intervenuta prescrizione. Si trattava del processo di appello del gruppo che gravitava intorno al gruppo "Spazio liberato 400 colpi".
Anche per effetto della prescrizione di diversi episodi, le pene sono state dimezzate rispetto al primo grado quando le condanne erano arrivate a un massimo di 2 anni. I giudici, respingendo il ricorso della procura, hanno confermato la non sussistenza dell'accusa di associazione a delinquere che era contestata a sette imputati, considerati dagli inquirenti i presunti organizzatori di una serie di manifestazioni e iniziative di protesta avvenute a Firenze tra il marzo del 2009 e il dicembre del 2010.
Tra i fatti di cui gli imputati erano chiamati a rispondere, una contestazione all'allora sottosegretario Daniela Santanché al Polo universitario fiorentino, danneggiamenti alle vetrine della sede del Popolo delle Libertà, interruzione di pubblico servizio, danneggiamenti alle Ferrovie dello Stato e alla tramvia di Firenze, alcune occupazioni e varie manifestazioni non autorizzate.