I carabinieri della compagnia di Borgo San Lorenzo, grazie all’evoluzione e alla ramificazione di un’operazione iniziata oltre un anno fa, martedì hanno eseguito un mandato di arresto europeo emesso da un tribunale del Belgio, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti e riciclaggio, nei confronti del cittadino albanese, H.Y., già detenuto al carcere di Prato per un altro reato legato allo spaccio di stupefacenti.
L’arresto rientra in una complessa attività d’indagine, iniziata nel 2023 dal nucleo operativo e radiomobile di Borgo San Lorenzo, in collaborazione con la Polizia Federale belga di Nivelles-Brabant Wallon, con la direzione distrettuale antimafia di Firenze e con il tribunale di prima istanza di Brabant Wallon, sotto il coordinamento dell’agenzia dell’Ue per la cooperazione giudiziaria penale. Per l’indagine è stata costituita una squadra investigativa internazionale comune, che ha permesso di svelare un’organizzazione che importava dalla Colombia ingenti quantitativi di stupefacenti che sbarcavano in vari porti del Nord Europa, per poi essere smistati in Italia e in vari paesi europei per la distribuzione al dettaglio.
Nel 2024 l’indagine dei carabinieri di Borgo, eseguita sia in Italia che in Belgio, ha permesso di accertare i contatti coi narcos colombiani e lo sbarco di circa 1.500 chili di cocaina nei porti di Anversa (Belgio), Rotterdam (Olanda) e Le Havre (Francia). Sempre nel 2024, con la collaborazione delle forze di polizia europee, nel corso delle indagini, sono stati sequestrati al porto di Le Havre 667 chili di cocaina, e in Belgio altri 85 chili. In totale arrestate 6 persone in flagranza di reato, di nazionalità italiana ed albanese, nonché individuate altre 7 persone coinvolte a vario titolo nel traffico di stupefacenti.
La persona raggiunta nei giorni scorsi dal mandato di arresto europeo, come ultimo atto dell’indagine, aveva un ruolo di primo piano nell’organizzazione ed era a capo del gruppo che si interessava del trasporto di stupefacenti e denaro contante dal Belgio all’Italia e viceversa. Rimarrà in carcere a disposizione del procuratore generale presso la Corte d’Appello di Firenze, in attesa d’estradizione in Belgio.