
Nel corso di una cerimonia, nell’Auditorium diSant’Apollonia a Firenze, l’Ordine degli avvocati di Firenze ha consegnato le Medaglie d’oro a coloro che svolgono da oltre 40 anni la professione di avvocato, con onore e correttezza (la consegna della medaglia è infatti subordinata alla mancanza di sanzioni di natura deontologica) “coronamento del loro impegno nella pratica forense”, come ha definito il riconoscimento il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, Giampiero Cassi, al momento della consegna. Tra i premiati c’è l’avvocato civilista Michelangiolo Panebarco che ha raggiunto il traguardo dei 40 anni di professione nel 2021.
Come è cambiata la professione in questi 40 anni?
"Mi ricordo quando 40 anni fa facevo parte della commissione del consiglio dell’Ordine che distribuiva i libretti ai praticanti. Ai praticanti fin da allora si diceva: “Ma siete sicuri di voler fare questa professione?” Perché già allora c’erano i segnali di un cambiamento. Si parlava dell’iscrizione all’albo come “parcheggio” delle toghe a causa del flusso continuo di iscrizioni".
Quali sono stati i cambiamenti?
"Quando ho cominciato a fare la professione a Firenze c’era molta più possibilità di lavorare: c’erano le banche, le assicurazioni, i clienti privati, c’era un mondo completamente diverso. Poi la professione si è dovuta adeguare alla crisi e alle fusioni, alla carenza di clientela che ha portato maggior competizione e una tendenza al ribasso dei
compensi. Oggi il flusso di accesso alla professione è diminuito".
Come sono stati i suoi 40 anni di carriera?
"Ho iniziato come praticante in uno studio di due ottimi colleghi che mi hanno proposto di associarmi a loro ma io ho preferito mantenere la mia autonomia pur collaborando con loro. Oggi ho un mio studio con tre avvocati e due praticanti. Sono molto contento della mia professione e mi tolgo ancora molte
soddisfazioni".