ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

Medico a bordo, la petizione non basta: "La riorganizzazione andrà avanti"

La minoranza tuona: "Ci scusiamo con quanti hanno raccolto 2mila firme, le istituzioni si facciano sentire"

L’assetto potrebbe vedere San Casciano e Tavarnelle dotati di ambulanze infermieristiche, Greve di ambulanza di volontari

L’assetto potrebbe vedere San Casciano e Tavarnelle dotati di ambulanze infermieristiche, Greve di ambulanza di volontari

Avevano raccolto circa 2mila firme per mantenere il medico a bordo dell’ambulanza nel Comune di Greve. Le avevano consegnate in Regione ma a quanto pare l’iniziativa di Immagina Greve, in collaborazione con Per il Cambiamento, non è servita: la riorganizzazione del 118 si farà. Così Filippo Pierini, capogruppo di Immagina Greve ha chiesto amaramente scusa a chi quella petizione l’aveva firmata e ci aveva creduto. "Ci vogliamo scusare con i cittadini che nei mesi scorsi sono venuti a firmare l’appello per mantenere il medico sull’ambulanza e che hanno sostenuto con convinzione la richiesta di tutele e maggiore chiarezza. Abbiamo sbagliato. Abbiamo creduto di potere incidere per qualche cambiamento. Purtroppo però tutti i nostri sforzi sembrano essere caduti nel nulla".

Pierini ricorda le azioni svolte, "un consiglio comunale aperto, ma chiuso alla voce dei cittadini, una riunione dedicata alle associazioni ed una promessa sancita in sede regionale". Ma "voci sempre più insistenti paiono indicare che a breve sarà realtà il nuovo assetto di zona che vedrà San Casciano e Tavarnelle dotati di ambulanze infermieristiche, Greve di ambulanza di volontari e per tutti e tre i Comuni un’unica automedica con base nel nostro territorio". Una riorganizzazione che non piace alla minoranza in quanto il territorio chiantigiano è vasto, con un orografia complicata e con collegamenti viari non agevoli. Per questo "non possiamo non rammaricarci di alcuni aspetti che appaiono come una prassi che consideriamo ingiusta e che non può che aumentare il senso di lontananza tra politica e cittadini. A iniziare dal silenzio in cui questo sta avvenendo, a dimostrazione di come non si sia afferrata la necessità di un rapporto istituzionale con la comunità rinnovato, votato alla trasparenza ed alla condivisione della verità". Pierini poi evidenzia la necessità delle "istituzioni di darsi una mossa per l’investimento di risorse e tecnologie finalizzate al miglioramento del servizio assistenziale d’urgenza".

Andrea Settefonti