FRANCESCO QUERUSTI
Cronaca

Dopo la tragedia di Mattia Giani. Senza medico o ambulanza scatta la sconfitta a tavolino

La Lega Nazionale Dilettanti allarga al campionato di Eccellenza la norma sulla tutela sanitaria in campo: in mancanza del medico o del mezzo di soccorso l’arbitro non farà iniziare l’incontro

Mattia Giani, 26 anni, con la maglia del Castelfiorentino

Mattia Giani, 26 anni, con la maglia del Castelfiorentino. Il ragazzo è stato colpito da un malore in campo il 14 aprile scorso

Firenze, 28 luglio 2024 – Da questa stagione sportiva 2024-2025, nel campionato di calcio regionale di Eccellenza, in caso di assenza dell’ambulanza oppure di un medico all’interno del campo sportivo (obbligo che era già previsto negli anni passati) la partita non sarà disputata.

Sarà l’arbitro a dover verificare la situazione e in mancanza dei requisiti non darà il via alla gara, con conseguente decisione del giudice sportivo di perdita della partita a tavolino per la società ospitante. Sono fatti salvi i casi di forza maggiore che possono aver impedito l’arrivo sul campo di ambulanza o del medico, in tale casistica la partita si rigiocherà. Decisione deliberata dal Consiglio Federale che coinvolgerà i campionati di Eccellenza di tutta Italia.

Una novità sostanziale perché fino ad ora il regolamento prevedeva una multa di 70 euro in caso di assenza di ambulanza o medico, ma la partita si giocava ugualmente.

Come nel caso della gara Lanciotto Campi-Castelfiorentino United dello scorso campionato che ha visto a Campi Bisenzio la tragica scomparsa del giocatore Mattia Giani. L’iter di tale procedura è stato ora ratificato in maniera definitiva, anche a seguito della proposta che era stata avanzata nei mesi scorsi dal Comitato Regionale Toscana Figc-Lnd alla Lega Nazionale Dilettanti.

Sull’argomento interviene il presidente regionale Toscana Figc-Lnd, Paolo Mangini: "Il provvedimento adottato dal Consiglio Federale non inserisce un nuovo obbligo, bensì completa una disposizione normativa già presente da molti anni nei campionati di Eccellenza, al fine di garantire un’attenzione ancora maggiore alla salute degli atleti in campo. Lo ritengo un atto significativo, concreto, che dà sostanza ad un principio fondamentale, quello cioè di praticare lo sport in sicurezza".

Inoltre Mangini tiene a precisare: "Ricordo a questo proposito che in Toscana dal 2016 c’è una Legge Regionale che obbliga ogni impianto sportivo a dotarsi di un defibrillatore semiautomatico (Dae) e personale formato per il suo utilizzo. Tale disposizione, per quanto a mia conoscenza, è seguita da tutti i gestori degli impianti e rappresenta già di per sé, condizione basilare per contrastare la vera urgenza, quella dell’arresto cardiaco.

Vorrei segnalare, inoltre, che nel prossimo mese di settembre il Comitato Regionale riattiverà in tutte le Delegazioni Provinciali, corsi gratuiti riservati ai Dirigenti delle Società, per la formazione di esecutori di Blsd e il retraining per coloro che lo avevano già effettuato. Questo in analogia e prosecuzione del processo di assistenza e formazione sanitaria, avvenuto a partire già dal 2008 con la consegna anche di 153 Dae ad altrettante Società, purtroppo forzatamente sospeso negli anni del Covid".

Rimane inalterato il regolamento relativo a tutte le altre categorie di calcio, dalla Promozione alla Terza categoria e nel settore giovanile, dove non c’è l’obbligo della presenza sul campo durante le partite dell’ambulanza oppure del medico, anche se è consigliato. L’obbligatorietà è relativa solo al campionato di Eccellenza regionale e nelle categorie nazionali superiori.