OLGA MUGNAINI
Cronaca

Mercati storici, souvenir solo made in Italy

Rivoluzione per le bancarelle turistiche: stop ai prodotti stranieri. Entro tre anni dovranno vendere solo articoli del territorio

di Olga Mugnaini

Se souvenir deve essere, allora che sia fatto qui, a Firenze o in Toscana, al massimo in Italia. I turisti ancora non ci sono, ma per quando torneranno, Palazzo Vecchio prepara la rivoluzione dei mercati del centro. Fra le novità la svolta in difesa del made in Florence, in Tuscany o in Italy, in modo da valorizzare le professionalità artigiane, con una filiera di prodotti tutti locali. Insomma, la statuina del David di Michelangelo che si troverà sulle sulle bancherelle del mercato del Porcellino e di San Lorenzo, non dovrà arrivare da Taiwan o dalla Cina, ma ad esempio da San Frediano o dall’Impruneta.

Non solo, tutti i banchi dovranno essere rinnovati secondo precise indicazioni di design, da realizzare col sostegno di incentivi fiscali che saranno predisposti dall’amministrazione comunale nei prossimi tre anni.

Sono questi due dei principali tasselli della riqualificazione dei mercati del centro che si inseriscono in un più ampio piano per tutta la città del commercio su area pubblica. "Una grandissima sfida e una bella occasione di rilancio di un settore che adesso è in grave difficoltà – ha detto il sindaco Dario Nardella – Puntiamo sul decoro e sulla qualità della merce esposta nei mercati turistici del centro oltre che su una nuova tipologia di banco che rispetti la fiorentinità". Il nuovo regolamento su area pubblica è stato approvato dalla giunta dopo ii confronto con le associazioni di categoria e portato avanti dall’assessore al commercio Federico Gianassi e dagli uffici dello Sviluppo economico. Ora dovrà passare dall’approvazione del Consiglio comunale.

"Il commercio su area pubblica rappresenta un pezzo molto importante dell’economia, del lavoro e dell’identità della nostra città – ha aggiunto Gianassi – Costituisce, inoltre, opportunità di arricchimento dell’offerta commerciale e artigianale. La crisi connessa al Covid ha reso fragile questo comparto che deve essere ripensato e regolato per assicurare una ripartenza solida e duratura".

Queste novità, che andranno a regime nell’arco di tre anni, si affiancano alle procedure di rinnovo entro il 30 giugno 2021 delle licenze per le aree dei mercati, che nel centro storico sono valide per circa 500 postazioni. Il regolamento, invece, concentrandosi sul tema della riqualificazione e del rilancio, stabilisce già adesso che per i mercati all’aperto del centro storico saranno venduti prodotti dell’artigianato fiorentino, toscano e italiano. Questa norma entrerà in vigore gradualmente, entro i prossimi tre anni. Un cambio graduale che prevede l’esposizione del 30% dei prodotti locali e nazionali entro un anno, del 60% entro 2 anni e del 100% entro tre anni dall’entrata in vigore di questo regolamento.

Altro elemento fondamentale introdotto dal regolamento approvato in giunta è la riqualificazione dei banchi del centro storico. L’amministrazione comunale approverà entro 6 mesi un modello di banco architettonico coerente con la bellezza dei luoghi in cui si trovano i mercati turistici che dovrà essere realizzato entro due anni dall’adozione del piano.

Il regolamento ha poi una parte dedicata ai mercati al coperto di Sant’Ambrogio e San Lorenzo: vengono introdotte regole di tutela delle singole attività e delle merceologie che sono vendute sui singoli banchi per evitare in futuro che non venga più rispettata l’offerta merceologica che invece oggi li caratterizzano.