REDAZIONE FIRENZE

Meyer e Rizzoli Sinergia di eccellenze nell’ortopedia baby

Siglato l’accordo di collaborazione fra le due realtà sanitarie. Percorsi per migliorare la chirurgia vertebrale e altri interventi

Una nuova sinergia fra l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e l’istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. È stato siglato ieri mattina, a Firenze, un accordo che permetterà a queste due realtà di collaborare in modo continuativo per offrire ai piccoli pazienti e alle loro famiglie una risposta super specialistica nel campo dell’ortopedia pediatrica. Ogni anno infatti sia il Meyer che il Rizzoli effettuano un numero rilevante di interventi chirurgici ortopedici su bambini e adolescenti: ora la condivisione dell’esperienza maturata dai professionisti di entrambi gli istituti permetterà di uniformare i percorsi per migliorare la qualità dell’assistenza. In pratica, è stato spiegato, "gli specialisti dei due ospedali lavoreranno insieme per mettere a punto percorsi assistenziali condivisi nell’ambito della chirurgia vertebrale della scoliosi, una delle patologie più insidiose per gli adolescenti, sulla quale il Rizzoli ha una scuola di lunga tradizione. Altrettanto significativo il fronte della ricerca sull’ortopedia pediatrica, con la messa a punto di protocolli comuni su malformazioni come il piede torto e la displasia dell’anca. La condivisione delle esperienze potrà essere utile anche per affrontare le malattie rare metaboliche e displastiche dell’osso e lo studio di ‘best practices’ in ambito neuro-ortopedico potrà aiutare a migliorare la qualità della vita dei pazienti". Previsto anche un team interaziendale per i casi più gravi.

La collaborazione sarà particolarmente intensa nell’ambito delle ricostruzioni sulle gravi malformazioni dagli esiti invalidanti e dell’ortopedia oncologica pediatrica, per la quale il Rizzoli, come il Meyer, sono centri di riferimento nazionali. Le due realtà costituiranno un team interaziendale per l’analisi dei casi più complessi relativi a pazienti pediatrici con patologie che comportano la perdita del tessuto osseo o deformità scheletriche e avvieranno un costante confronto sulla realtà virtuale, le simulazioni, la stampa 3D e tutti i suoi ambiti. Infine gli specialisti porteranno avanti studi congiunti sulle nuove prospettive tecnologiche e sulla loro applicazione in ambito pediatrico.

Li.Cia.