Mezzi rubati per sfondare i cancelli. Il furto in una ditta di pelletteria

I malviventi hanno usato le auto come arieti. Colpo sventato grazie all’allarme di un addetto alla vigilanza

Mezzi rubati per  sfondare i cancelli. Il furto  in una ditta di pelletteria

Mezzi rubati per sfondare i cancelli. Il furto in una ditta di pelletteria

Doveva essere un colpo ricco ma l’obiettivo non è stato centrato mandando all’aria quello che doveva essere un piano studiato a fondo. Nella notte fra giovedì e venerdì ignoti hanno infatti tentato di effettuare un furto ai danni di una ditta di materiali di pelletteria a Reggello ma non sono riusciti nell’intento.

L’episodio ha riguardato una azienda in località Pian di Roma e le modalità utilizzate sono state anche piuttosto ‘spettacolari’. I banditi, infatti, dopo aver sfondato il cancello di ingresso mediante l’utilizzo di due mezzi in retromarcia, si sono introdotti all’interno della pelletteria pensando di poter, a quel punto, effettuare agevolmente ed in tempi brevi il furto.

A dare l’allarme, però, è stato un addetto alla vigilanza che ha chiesto l’intervento dei carabinieri.

Dopo la richiesta di aiuto lanciata, sul posto sono intervenuti i militari dell’Arma con l’aliquota radiomobile che hanno iniziato subito le verifiche in zona. In seguito al sopralluogo effettuato nei dintorni dell’azienda i carabinieri hanno poi trovato sulla strada i due mezzi usati per forzare il cancello e altri quattro mezzi, poi risultati tutti rubati. Con tutta evidenza la banda di ladri ha capito di non portare a termine quanto previsto perché i componenti si sono accorti di poter essere colti sul fatto. Da qui la scelta di darsi alla fuga. Si tratta infatti di un tentativo di furto dato che i malfattori sono scappati prima di appropriarsi del materiale e hanno dovuto desistere subito.

Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri della compagnia di Figline Valdarno anche con l’ausilio dei sistemi di video sorveglianza presenti nella zona che potranno, si spera, fornire utili indicazioni rispetto a quanto accaduto e, magari, sui responsabili. Gli accertamenti potranno tenere conto anche del modus operandi utilizzato dai malfattori con mezzi utilizzati come ariete per poter penetrare nell’azienda, modalità già adottata in passato per furti effettuati anche sul territorio di altri Comuni.