Mezzo secolo di Unicoop : "I soci i veri protagonisti"

Una mostra ripercorre la storia della cooperativa e dell’Italia dagli anni ’70 in poi. Tra i servizi di oggi il prestito di libri, un’occasione per creare nuove amicizie.

Mezzo secolo di Unicoop : "I soci i veri protagonisti"

Mezzo secolo di Unicoop : "I soci i veri protagonisti"

di Elettra Gullè

FIRENZE

L’attaccamento dei soci a Unicoop Firenze si manifesta ancora oggi attraverso tante lettere. Non solo mail. C’è anche chi continua a scrivere prendendo carta e penna. Ci sono i futuri sposi che chiedono come fare a "scegliere come bomboniera l’iniziativa ’Abbraccia un albero’, che ci ha tanto colpiti", c’è chi scrive per ringraziare delle iniziative di carattere culturale. "Sono andato a vedere la mostra di Oscar Ghiglia e la Cappella Brancacci. È questo che fa la differenza tra una catena di supermercati e un’altra", non ha dubbi Flavio. C’è poi chi racconta di "essersi commosso" di fronte all’aiuto fornito dalla cooperativa ai lavoratori della Gkn e chi si "complimenta" per la scelta, "coraggiosa ed eticamente esemplare", di "chiudere i negozi durante le feste comandate". È una storia che va avanti da mezzo secolo quella di Unicoop Firenze.

Questi cinquant’anni sono magistralmente racchiusi all’interno della stazione Leopolda, dove fino al 12 ottobre è aperta la mostra "50 anni di Unicoop Firenze: una storia di persone" (dalle 9,30 alle 20,30. Ingresso libero). Tutto si snoda attraverso l’idea dell’albero: le radici, ovvero le prime cooperative di consumo, poi il fusto che ci narra la storia toscana ed italiana, infine la chioma, con tanti bei frutti. Ecco che riviviamo il passato attraverso gli spot (chi ricorda quello col tenente Colombo?), le foto e i ritagli di giornale: la pagina de La Nazione celebra l’Italia campione del mondo. E poi la prima Vespa, ma anche l’ultimo delitto del mostro di Firenze, per arrivare ai giorni nostri. La parte più toccante è quella che vede protagonisti i soci. Per esempio, dietro al Bibliocoop si apre un mondo. Ce lo racconta Renza Petrolini, responsabile del servizio alle Piagge: "Abbiamo 600 libri ed è belo vedere che le persone ne prendono anche tre per volta. I nostri lettori hanno dai 40 anni in su. Ci sono tante signore, molte delle quali vedove, che vengono da noi spessissimo. Nascono nuove amicizie, rapporti quasi fraterni. Le donne, al contrario degli uomini, si aprono, raccontano di sé. Da un consiglio per un libro a una bellissima chiacchierata il passo è molto breve". "Anche noi abbiamo tanti affezionati lettori, soprattutto al femminile - le fa eco Maria Grazia Malentacchi, del Bibliocoop di Novoli-San Donato -. Abbiamo anche qualche studente della vicina Università che ogni tanto ci viene a trovare".