
L’attore Michele Placido in scena alla Pergola da martedì
Uno dei più grandi intellettuali del primo Novecento, un artista "visionario" e "folle" e uno spettacolo, in cui siano ben presenti tutte le sfaccettature dell’autore premio Nobel per la letteratura. È su queste premesse che Michele Placido porta in scena al Teatro della Pergola, da martedì a domenica, ‘Pirandello. Trilogia di un visionario’. Accanto a lui ci sono Valentina Bartolo, Paolo Gattini e Brunella Platania. Sul palco tre opere: ‘Lettera a Marta’, grande esempio di intimità epistolare, che Pirandello ha tenuto con la sua musa, l’attrice Marta Abba, fino alla morte. Poi, uno spaccato della frenesia della vita moderna con ‘L’uomo dal fiore in bocca’ e per finire il surreale con ‘La carriola’.
"Sono tre testi che si intrecciano in un solo racconto – sottolinea Michele Placido –, un collage teatrale che induce a una riflessione, mettendo in luce il labirinto delle passioni e la complessità della mente, laddove le maschere cadono e lasciano spazio ai sentimenti più puri dell’inconscio". Un modo per Placido di festeggiare i 50 anni di carriera con tre personaggi accomunati da un fil rouge "che li attraversa tutti: si guardano da fuori e si ritrovano "a poggiare l’uno sull’altro".
Un lavoro di scrittura e di adattamento, perché solo ‘L’uomo dal fiore in bocca’ è stato creato appositamente per il teatro, gli altri due testi sono esempi epistolari e narrativi, scritti tra il 1917 e il 1926, ma che mostrano tutta l’emotività del maestro siciliano, così come il flusso di coscienza dell’uomo quando è costretto a fare i conti con la morte. Senza dimenticare la follia, che riflette i paradossi della vita. Non è la prima volta che l’attore e regista porta in scena Pirandello. Lo aveva già fatto nel film ‘Eterno visionario’ con Fabrizio Bentivoglio e Valeria Bruni Tedeschi. Una figura, quella dell’intellettuale di Porto Empedocle, tra i "più interessanti e complessi da riportare in scena" e con "una dimensione mitteleuropea, un artista che guarda sempre al suo presente e al futuro", continua Placido, che sottolinea anche quanto sia "ancora presente e vitale con le sue opere, è uno scrittore che ha saputo sondare le profondità dell’animo umano". Insomma, uno spettacolo all’interno dell’umorismo di Pirandello, che è uno scrittore "senza tempo e senza alcun accenno di retorica – conclude Placido –. È il nostro Molière, il nostro Shakespeare". Ad aiutare Placido nella drammaturgia c’è Giulia Bartolini, giovane talento del teatro italiano. Lo spettacolo è prodotto da Goldenart Production. Biglietti: punti vendita Vivaticket e www.teatrodellatoscana.vivaticket.it.
Lorenzo Ottanelli