Nicola Di Renzone
Cronaca

Mugello, a Vicchio spuntano le tende per i profughi. Ed è polemica

Il sindaco mette a disposizione un terreno al momento vuoto, ma i colleghi insorgono

Vicchio (Firenze), 28 agosto 2023 – Anche a Vicchio arriva l’emergenza profughi che sta interessando l’Italia dopo gli sbarchi delle ultime ore. Nel pomeriggio di domenica due tende, destinate ad ospitare un gruppo di migranti sono sorte nel campeggio (di proprietà comunale e al momento vuoto) attiguo alla locale piscina; mentre i sedici migranti che dovrebbero occuparle, in prevalenza afgani, siriani, e nordafricani (ma anche provenienti da Burkina Faso e Camerun), dovrebbero arrivare, causa ritardi nei voli militari di trasferimento, tra martedì e mercoledì.

Spiega il sindaco di Vicchio, Filippo Carlà Campa: "Dopo una lunga giornata trascorsa a trovare una soluzione, grazie a un attento lavoro della Prefettura, in collaborazione con il Comune di Vicchio e l’associazione Pro Loco, a una parte dei primi migranti è stata trovata una sistemazione. Abbiamo deciso di montare due tende presso il campeggio per rispondere all’emergenza profughi”. Le tende, secondo quanto si apprende, arrivano dal coordinamento delle misericordie fiorentine, in particolare una da Firenzuola e una da Impruneta, e sono state allestite dai rispettivi volontari aiutati da quelli della Misericordia di Vicchio.

Il primo cittadino di Vicchio rassicura: "Certo è che non diventerà una tendopoli, sono e sarò sempre contrario alla creazione di strutture provvisorie che non risolvono il problema ma mettono i migranti ancor di più in situazioni di disagio e poco dignitose. Manca a mio avviso un serio lavoro preventivo di concertazione, i comuni non possono sempre essere l'ultima ruota del carro».

L’argomento è però particolarmente divisivo. E insieme alle perplessità di alcune associazioni locali e delle opposizioni arrivano le puntualizzazioni di altri amministratori mugellani. Che ricostruiscono quanto accaduto nei giorni scorsi e puntualizzano la loro netta contrarietà rispetto all’uso delle tende. Carlotta Tai, assessore del comune di Borgo San Lorenzo, afferma: “Il comune di Borgo San Lorenzo è fermamente contrario alle tende, una soluzione disumana e indecente". E spiega: “Noi siamo stati cercati dalla Città Metropolitana e avevamo dato i riferimenti di una struttura che fa emergenza abitativa, che mi aveva dato una disponibilità di massima per mettere a disposizione una stanza in via temporanea. Per quanto mi risulta però i gestori della struttura non sono poi stati contattati. Poi ho letto delle tende, cosa che per noi resta inaccettabile, soprattutto con queste previsioni meteo, una cosa che a noi sembra incredibile”.

Dello stesso avviso Stefano Passiatore, che ricorda di aver trovato nella giornata di domenica una sistemazione per sei migranti: "Dalla sera di sabato fino a domenica dopo pranzo - racconta - ho discusso con la Prefettura per mettere a disposizione due appartamenti per l’emergenza abitativa che ha il comune di Dicomano, per un totale di sei posti, per evitare nella maniera più assoluta di utilizzare delle tende. Abbiamo anche fatto un sopralluogo con Vigili del Fuoco, Carabinieri e Prefettura domenica all’ora di pranzo. Voglio scongiurare nella maniera più assoluta l’installazione di tende; che sono il fallimento del sistema di accoglienza”.

Passiatore chiama in causa poi anche il sistema dei capitolati per l'accoglienza che sono stati ribassati, con il risultato, spiega, che nessuno più si presenterebbe ai bandi. E conclude: "Si è visto oggi, con la grandinata che è venuta cosa sarebbe successo se fossero stati nelle tende. E con i quaranta gradi di qualche giorno fa? Non si può continuare a gestire un sistema strutturale con strumenti emergenziali. Abbiamo i Sai, gli ex Sprar, dove ci sono ancora posti disponibili. Occupino quelli”.

La conclusione non può che spettare al sindaco di Vicchio: "Comprendo che questa decisione possa suscitare domande e forse qualche preoccupazione, è una soluzione provvisoria che permetterà a 16 persone di trovare un pasto caldo (tramite il cas gestito dalla società Villa Viviana che ha due strutture, una a Pelago dal nome appunto Villa Viviana e una presso l’agriturismo Le Case a Vicchio) e un posto dove dormire”.